venerdì 12 novembre 2010

Regali di Hanukkah: Obama invia a Israele un vero e proprio self-service di razzi e bombe



Il governo statunitense, ansioso di sostenere le proprie declinanti fortune in Medio Oriente, non trova meglio da fare che sprecare ulteriori 400 milioni di dollari di tasse dei propri contribuenti (che potrebbero essere utilmente investiti nel combattere gli effetti devastanti della crisi economica) in regalie e rifornimenti allo stato sionista di Israele, permettendo quindi alla cricca di ultranazionalisti razzisti attualmente al governo con la complicità dei laburisti di pianificare ancora meglio le prossime "punizioni collettive" su Gaza e forse sulla Cisgiordania, o le prossime aggressioni piratesche contro il Libano e forse l'Iran.

Ammonta infatti a ben quattrocento milioni di biglietti verdi il quantitativo di munizioni di artiglieria e per aeromobili che il Pentagono trasferirà nei prossimi ventiquattro mesi ai colleghi di Tel Aviv, essi custodiranno questo "tesoretto" di armamenti sofisticati in depositi dai quali potranno attingere ogni volta che ne avranno bisogno (anche se, ufficialmente, le armi rimarranno di proprietà dell'esercito Usa, che potrebbe richiederle per equipaggiare le sue forze in Irak o Afghanistan).

Già ottocento milioni di armi americane stazionano in Israele sotto simili condizioni e questo fatto spiega quanto vitale lo stato dell'apartheid sionista sia per gli scopi dell'imperialismo coloniale di Washington; non solo "avamposto" e "portaerei" statunitense in Medio Oriente, ma anche arsenale e santabarbara "pronta all'uso" (sempre se le smanie aggressive dei pettoruti generali di Tsahal non riescano a drenare l'imponente cantinetta bellica con le molte imprese minacciate e progettate).

Israele si è già accomodato al "self service" di razzi e missili durante la brutale aggressione a tradimento consumata nel 2006 contro il Libano, che causò oltre mille vittime civili innocenti più circa centosessanta morti israeliani. Per l'attacco militare contro Gaza, invece, non ebbe bisogno di allungare le mani sui depositi del suo 'alleato' d'Oltreoceano.
Grazie agli sforzi della pasciuta e aggressiva lobby ebraica attiva a Washington e in tutti i circoli della politica a stelle e strisce il Congresso Usa aveva già in precedenza aumentato di 205 milioni di dollari i finanziamenti per aiutare Israele a completare una versione finalmente funzionante del suo vagheggiato sistema di difesa antimissile, denominato "Cupola di Ferro", che ha finora accumulato soltanto una serie di ritardi e aumenti di prezzo da far sfigurare altri fiaschi militar-finanziari come la Linea Maginot e lo Scudo Spaziale di reaganiana memoria.

6 commenti:

  1. Immagina se la Russia o la Cina facessero la stessa cosa verso l'Iran, te li immagini i guaiti e gli ululati della cagnara filoisraeliana?

    Eppure...che mi risulti l'Iran l'unica guerra degli ultimi trent'anni l'ha fatta per difendersi, mentre nello stesso lasso di tempo Israele ha bombardato l'Irak (1981), invaso il Libano (1982), lo ha occupato fino al 2000 con uno stillicidio di attacchi e raid, lo ha ri-aggredito nel 2006 e ha perseguitato i Palestinesi durante la prima Intifada, l'Intifada di Al-Aqsa e l'operazione Cast Lead.

    Doppio standard, puro e semplice!

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  2. "Immagina se la Russia o la Cina facessero la stessa cosa verso l'Iran, te li immagini i guaiti e gli ululati della cagnara filoisraeliana? "

    Già. Con la differenza che l'Iran non li userebbe per uccidere altri popoli, contrariamente a quanto fa Sion.

    Si guarda la pagliuzza nell' occhio altri, ma non la trave nel proprio occhio.

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  3. ma che bel cinguettio,vi scambiate anche il bacetto della buona notte?

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  4. No, ce lo danno tua madre e tua sorella...

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  5. Wow, you are complete idiots... nice.

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