giovedì 14 aprile 2011

Centro di riabilitazione per torturati indice un seminario sulle conseguenze della prigionia nelle carceri sioniste


Lo scorso mercoledì 13 aprile il TRC - Centro per la Terapia e la Riabilitazione delle vittime di Tortura ha tenuto un seminario-laboratorio intitolato "I nostri Prigionieri sono liberi, a prescindere da quanto alte siano le Mura". L'evento fa parte delle iniziative in vista della Giornata dei Prigionieri Palestinesi che cade domenica 17 e si é tenuto nel teatro intitolato al Martire Zafer al-Masri nel campus dell'Università nazionale di An-Najah.

Il laboratorio si é snodato attorno a nodi umanitari e sociali che interessano i prigionieri rilasciati dopo sentenze più o meno lunghe passate nelle carceri dell'occupante israeliano, ivi incluse le conseguenze a breve e lungo termine e le prospettive di reinserimento sociale, le condizioni di detenzione e le sistematiche violazioni dei Diritti Umani che si consumano dietro i portoni e le sbarre delle galere sioniste.

La Giornata dei Prigionieri segna la data in cui, quasi 37 anni fa, nel 1974, lo Stato ebraico rilasciava il primo prigioniero palestinese (Mahmoud Bakr Hijazi) dopo una trattativa con i rappresentanti palestinesi; nella sessione immediatamente successiva del Consiglio Nazionale Palestinese la data venne immortalata come "Giornata dei Prigionieri", dedicata a quanti coloro avevano sofferto e soffrivano per la prigionia in mano di Israele e a quanti si dedicavano la lenire e abbreviare tali pene, in seguito anche gli altri paesi arabi, durante un summit damasceno, adottarono la ricorrenza.


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