sabato 11 giugno 2011

I Palestinesi di Gerusalemme difendono la Moschea di Al-Aqsa dagli attacchi israeliani, mettendo in fuga l'esercito sionista a colpi di...scarpe!


Truppe del regime di occupazione sionista hanno cercato due volte di attaccare la spianata della Moschea di Al-Aqsa nel giorno di preghiera del venerdì ma sono state respinte entrambe le volte dalla determinata reazione dei fedeli palestinesi, che di fronte alle cariche dei soldati armati di gas urticanti, granate assordanti e proiettili di plastica con anima in acciaio sono ricorsi persino a lanciare loro contro le proprie scarpe, lasciate al di fuori della moschea.

Secondo il racconto degli eventi della Fondazione Al-Aqsa il primo assalto sionista é stato tentato dal cancello di Magharba ed é stato respinto quasi subito dai fedeli presenti; il giornalista palestinese Rasem Abdel Wahid ha confermato questa versione aggiungendo che, mentre sostenevano le ripetute cariche dei soldati israeliani, i Palestinesi presenti cantavano: "Con il nostro sangue e le nostre anime ti difenderemo, o Aqsa". La moschea di Al-Aqsa, detta anche "Il Nobile Santuario" è il terzo luogo sacro dell'Islam dopo La Mecca e Medina.

L'attacco quindi é stato ripetuto, questa volta dai cancelli di Mgharba e Silsila contemporaneamente, nella speranza di forzare la resistenza dei fedeli con una manovra a tenaglia, ma anche questa astuzia si é presto rivelata inutile di fronte allo zelo e alla determinazione degli abitanti di Gerusalemme, che hanno messo in fuga gli invasori sionisti da entrambe le entrate. Gli attaccanti hanno rapito tre Palestinesi, portandoli al centro di detenzione di Maskoubyia. L'attacco di ieri non é che l'ennesima provocazione da parte del regime ebraico, che non fa mistero di volere attaccare e demolire la Moschea nel quadro delle sue deliranti politiche di giudaizzazione forzata di Gerusalemme.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Nessun commento:

Posta un commento