venerdì 23 settembre 2011

Cronaca dello schifo: come "La7", dei 'riccioluti' Lerner e Mentana propala menzogne sul presidente Ahmadinejahd!


Nella giornata di ieri il Presidente della Repubblica islamica dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad é salito sul podio degli oratori all'Assemblea generale ONU per tenere il proprio discorso, parte della cerimonia inaugurale della seduta durante la quale si dibatterà, tra le altre cose, della richiesta di riconoscimento per uno Stato palestinese sui confini del 1967 avanzata dalla fazione di Mahmud Abbas.


Puntuale alla consegna della 'lobby a sei punte' l'emittente filosionista "La7", dove trovano spazio 'giornalisti' (del 'giornalismo-letame' tanto diffuso in Italia) del 'calibro' di Enrico Mentana e Gad Lerner (asserviti a Israele dalla punta dei riccioli in giù) ha lanciato il servizio in merito parlando di 'aula che si svuota' all'incipit del discorso del Presidente iraniano, che, per buon peso, avrebbe 'approfittato' anche per 'negare l'Olocausto' (massima offesa per due tipi così, che plaudono alle leggi sullo psicoreato che nella 'libera' Europa cercano di perseguire chiunque non condivida la narrativa sionista della shoah e non accetti e giustifichi, in base a questa, l'invasione e l'occupazione illegale della Palestina).

Grazie al video presentato qui sopra, con tanto di traduzione simultanea dal Parsi all'Inglese, tutti i nostri lettori possono rendersi conto di quanto niente di tutto quanto sia stato preteso o implicato da "La7" corrisponda assolutamente a verità e di come, se in Italia esistesse un serio e vero Ordine dei Giornalisti personaggi come i "riccioluti" sopracitati dovrebbero essere messi sotto inchiesta e radiati o perlomeno sospesi a lungo dall'Albo professionale.

In particolare si noti come tutti i dignitari asiatici, africani e sudamericani siano presenti al loro posto per tutta la durata del discorso del Presidente iraniano: ad abbandonare l'aula sono solo i sionisti, i loro burattini americani ed europei, più qualche nazione di secondo piano come l'Australia: la maggior parte del mondo ascolta il discorso di Ahmadinejahd e lo applaude.

Nel discorso, inoltre, Ahmadinejad fa una severa ma giusta critica dell'ordinamento internazionale e della stessa struttura dell'ONU, che avverte contro il rischio di venire meno ai suoi alti ideali per trasformarsi del tutto nell'agenzia degli interessi imperialisti e colonialisti dei paesi occidentali "gli stessi che col colonialismo, con lo schiavismo, con lo sfruttamento hanno impoverito i tre quarti del mondo e hanno poi scatenato la Prima e la Seconda Guerra Mondiale" e che, grazie al sistema dei 'membri permanenti' del Consiglio di Sicurezza e del 'diritto di veto', impediscono al resto del mondo di metterli giustamente in minoranza e di far valere la regola della democrazia nell'assise internazionale.

Ahmadinejad spiega che mai nella Storia degli eventi umani i valori di pace, giustizia e libertà si sono raggiunti tramite invasioni, bombardamenti e interventi militari e che "le canne dei fucili della NATO" non hanno mai risolto nessun problema, che una fruttifera atmosfera di collaborazione e cooperazione internazionale é raggiungibile solo attraverso l'empatia, la tolleranza e l'accettazione delle reciproche differenze, veri e propri anatemi per l'Occidente, ansioso di imporre la sua Visione del Mondo ai quattro angoli del globo, infischiandosene di tutto e di tutti.

Alzi la mano chi non ritenga queste critiche profondamente giuste e motivate, chi non ritenga l'attuale struttura dell'ONU un relitto sgangherato del Ventesimo Secolo, chi non sarebbe d'accordo nel concedere veri e fattuali poteri all'assise internazionale, da esercitarsi sulla base del consenso democratico dei Governi del Mondo e non in base alle convenienze di poche potenze o presunte tali, arroganti, egoiste e disoneste. Un'altra volta ancora Mahmoud Ahmadinejad, e per suo tramite l'intera Repubblica islamica dell'Iran ha dato ai nani occidentali una lezione di dignità, moralità e onestà, su cui ovviamente i "riccioluti" servi di Israele italiani ed esteri cercano di stendere la più fitta coltre di silenzio possibile, al ritmo di mendaci e sgangherate 'strombazzate' propagandistiche.
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