giovedì 22 maggio 2014

Il Ministro della Difesa iraniano in partenza domani per Mosca alla ricerca di più saldi legami tra Iran e Russia!

Il Brigadier Generale Hossein Dehqan, Ministro della Difesa della Repubblica Islamica partirà domani per una visita di due giorni a Mosca, ove sarà ospite della sua controparte russa Sergei Shoigu e assisterà ai lavori della Terza Conferenza Internazionale di Sicurezza.

L'Agenzia Mehr riporta che alla Conferenza saranno presenti oltre cinquanta rappresentanti di altrettanti paesi del mondo e di organizzazioni internazionali; lo stesso Dehqan contribuirà con un intervento sulla politica di sicurezza di Teheran e sulle prospettive future del mondo multipolare e sulle sfide che esso riserva.

Lo scorso ottobre lo stesso Dehqan aveva sottolineato la necessità di rapporti più intensi e di collaborazione tra Mosca e l'Iran; sembra che gli ultimi sviluppi internazionali con il continuo assalto di provocazioni e complotti anglo-sionisti contro gli Stati sovrani dell'Eurasia stiano facendo molto per avverare speranze e richieste del Ministro di Teheran.

3 commenti:

  1. Americani nn avevano calcolato volontà iraniana e russa.
    Con un po' di buona volontà e collaborazione di iraniano russo, e avvcinamento, tutti calcoli d'imperialismo((
    Angolo americano,angolo sionismo, e cacasotti francesi ))andrà nn Dick dove...!
    Vva la vittoria.

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  2. Auspicavo proprio questo ... FINALMENTE !!!!! QUESTA E' UNA VERA NOTIZIA ... ORA L'IRAN AVRA' UNA DIFESA DI FERRO ---- CINA E RUSSIA ... FINITA L'EGEMONIA AMERICANA NEL GOLFO PERSICO E SOPRATTUTTO SE ATTACCANO AVRANNO LEZIONI TERRIBILI ....

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  3. Gli angloamericanculattonpedofilassassini attaccano solo quando hanno la superiorità assoluta, usciranno dal golfo persico quando i regimi beduini barzelletta avranno una folle fifa dell'Iran (ne hanno già ora) e dei suoi due "piccoli" alleati, per giunta la diplomazia iraniana è estremamente intelligente e sofisticata, mica si è una civiltà millenaria per caso.
    Chi scambierebbe un Vitaly Churkin per una Samanta Power!? Chi scambierebbe un Laurov per un Kerry?! E non è solo una questione di uomini ma del sistema educativo, culturale e politico che li produce.
    Ivan

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