mercoledì 21 maggio 2014

Boicottiamo "Emulsio" i prodotti della 'Sutter' in combutta coi sionisti di Sodastream!!

All’attenzione dell’Ing. Aldo Sutter
Amministratore Delegato
Sutter Industries S.p.A.
Oggetto: Lettera aperta sulla promozione di Sodastream
Gentile Ing. Sutter,
abbiamo recentemente appreso che la Sutter Industries S.p.A. ha avviato il concorso “VINCI SODASTREAM CON I PRODOTTI EMULSIO” che prevede per premi dei prodotti della Sodastream, la società israeliana che produce macchine per l’acqua gasata dal rubinetto.
Quale Stop Sodastream Italia, che partecipa alla campagna internazionale contro Sodastream, ci sentiamo in dovere di informarvi che abbinare i vostri prodotti, che reputate “rispettosi dell’ambiente e della persona”, alla Sodastream non può che danneggiare la vostra immagine e minare il vostro impegno per l’ambiente. Mentre Sodastream si autopromuove come un’azienda ambientalista e socialmente responsabile, in realtà è una società che opera in palese violazione dei diritti umani e del diritto internazionale.
Il principale sito produttivo della Sodastream si trova a Ma’ale Adumim, una tra le più grandi colonie israeliane costruite illegalmente nei Territori palestinesi occupati. In questo contesto, SodaStream beneficia di terra e risorse idriche confiscate ai proprietari palestinesi, di forza lavoro palestinese sfruttata, di sgravi fiscali e di norme sul lavoro e sulla protezione dell’ambiente che non vengono applicate.[1]
Inoltre, Sodastream, attraverso le imposte comunali, sostiene le finanze della colonia di Ma’ale Adumim, che è anche responsabile della “gestione” dell’infame discarica di Abu Dis, anch’essa costruita illegalmente sui terreni confiscati ai palestinesi, dove ogni giorno vengono scaricate più di 1.100 tonnellate di rifiuti provenienti da Gerusalemme e da altri insediamenti israeliani in territorio occupato.[2] Il Ministero dell'Ambiente israeliano ha dichiarato che Abu Dis "è la discarica più inquinante del paese".[3] Un gruppo di ricerca universitario palestinese ha documentato la contaminazione del suolo e dell’acqua, nonché la presenza di gas tossici nell'aria, e ritiene che la discarica ne sia responsabile.[4]
A seguito di una visita nei Territori palestinesi occupati, la presidente di Amici della Terra Internazionale Jagoda Munic ha condannato quello che ha definito le "forme meno visibili di occupazione", e cioè le discariche di rifiuti tossici, l'espropriazione e la deviazione di fonti di acqua dolce e lo sviluppo di industrie inquinanti vicine alle città palestinesi, definendo le politiche governative israeliane "davvero scioccanti”. Ha aggiunto che "la Palestina è un esempio del legame tra l’ingiustizia ambientale e quella sociale e politica”.[5]
Proprio a causa del sostegno attivo della Sodastream all'occupazione militare israeliana, ad aprile di quest’anno, alla vigilia della Giornata della Terra, l’Earth Day Network, che lavora con più di 22.000 soci in 192 paesi, ha posto fine ad una partnership con la ditta israeliana.[6]
In Italia, sia Legambiente che il WWF, che sono state coinvolte in iniziative di promozione della Sodastream, una volta venuti a conoscenza della complicità dell’azienda riguardo alle violazioni dei diritti umani, hanno interrotto i rapporti con l’azienda, così come anche il Comune di Trieste.[7]
Prestare attenzione all’ambiente è estremamente importante. Però, nel promuovere i prodotti Sodastream, la Sutter partecipa ad un’operazione di greenwashing di una società che viola i diritti umani e contribuisce al mantenimento e al consolidamento di un sistema di ingiustizia ambientale e sociale.
Vi invitiamo quindi ad interrompere ogni collaborazione con la SodaStream, cominciando dalla sostituzione dei premi per il concorso in atto, anche per tutelare i diritti dei partecipanti che diventerebbero inconsapevolmente complici delle violazioni della Sodastream.
Fiduciosi che vogliate accogliere la nostra richiesta, porgiamo cordiali saluti.
Stop Sodastream Italia
stopsodastream@gmail.com
bdsitalia.org/stop-sodastream

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