Ancora una volta vogliamo ribadirvi che, sebbene nelle stesse immagini vedrete volti umidi di lacrime e persino rotti dal pianto, la dipartita di un martire non deve essere occasione di tristezza fine a sé stessa, ma di profonda riflessione sul significato del sacrificio, da cui deve nascere una solida determinazione a non rendere vana la sua morte, rafforzando il nostro impegno nella Causa che il nobile caduto ha abbracciato fino in fondo, dando tutto per essa.
Solamente in questo modo sarà possibile vincere una volta per tutte la bestia del terrorismo takfiro eterodiretto dagli Imperialisti e dai loro lacché, che siano essi europei, musulmani, arabi o altro ancora.
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