Una vasta operazione terroristica di cellule aderenti al cosiddetto "stato islamico" ha investito in questi giorni l'isola filippina meridionale di Mindanao ed E' INTERESSANTE notare come appena un paese MINACCI di voler uscire dal servaggio a stelle e strisce IMMEDIATAMENTE contro di esso si manifestino simili episodi (naturalmente è tutto un caso, vero?).
L'emergenza ha anche costretto il Presidente Rodrigo Duterte ad accorciare la visita a Mosca (dove comunque ha incontrato Vladimir Putin gettando le basi di future, interessanti possibilità di cooperazione) e a tornare rapidamente in patria dove si é subito interfacciato con gli alti comandi delle forze armate e delle agenzie di sicurezza.
Le forze filippine, comunque, stanno contenendo e ricacciando indietro i terroristi che, una volta esaurito l'effetto sorpresa dei loro attacchi, si dimostrano incapaci di fronteggiare un avversario organizzato e determinato.
78 civili presi in ostaggio dai takfiri sono stati liberati nel Centro Medico Amai Pakpak, mentre altri quarantadue, che per sfuggire alla cattura si erano rinserrati nel College di Dansalan, sono stati a loro volta raggiunti dalle forze governative e liberati.
Duterte ha dichiarato lo stato di legge marziale per sessanta giorni in tutta l'isola di Mindanao.
Sterminate quei vermi, che per i mandanti ci penseranno gli uomini liberi di questo pianeta
RispondiEliminaAttentati perfettamente sincronizzati con le visite di Stato, c'è una regia, io lo avevo previsto, guardate bene la prossima visita in contemporanea ad una strage
RispondiElimina-Il premier cinese visita Washington bombardamento USA in Siria
-Trump all'estero, false flag in Inghilterra
-Presidente filippino a Mosca, attacchi terroristici in atto
Teniamo traccia
il sistema logistico filippino un tempo testa di ponte dell'occidente imperialista,sta crollando.Verrà spazzato via insieme al suo passato di servi e ritornerà la resistenza socialista di uno uno Stato indipendente.
RispondiEliminaSperiamo Mario.
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