La recente vittoria di Al Nusra su Nour al-Din al-Zinki ha convinto i leader di Ahrar Sham a fare "atto di sottomissione" ai loro rivali, abbandonando posizioni, quartier generali e tutte le armi pesanti.
Ci dispiace un po' di questo perché speravamo che i due gruppi di tagliagole potessero ammazzarsi tra di loro ancora per un po'.
I coglioni vanno sempre in coppia, quelli di scimmia non sono diversi.
RispondiEliminaÈ difficile che sopravviva un serpente a due teste, è stata una decisione ponderata da ambo le parti, un risparmio di energia, risorse e una singola strategia, non mille come tanti capi tribù.
RispondiEliminaVa da sé che è semplicemente un palliativo, non avendo sbocchi sul mare né più di tanti sostenitori al seguito, come all'inizio del conflitto, è solo una questione di tempo prima che si dissolvano.
La decisione più giusta (specialmente per gli "integrati") è partire per zone meno impegnative, come la Giordania (meta difficile da raggiungere, visto che è dal lato opposto) o l'Afghanistan (ottima zona per saltare sul carro dei trionfatori anti USA) o i paesi come Ciad, Nigeria, o le Filippine ecc.
L'unico che per certo non parte è Assad, sembrava l'unico a dover partire 7 anni fa, oggi chi lo diceva o è morto o sta per partire.
Viva Assad, viva la Siria.
Arzegan
Carta a quadretti... Neanche all'asilo cavolo. Che pezze da piedi.
RispondiEliminaCarta a quadretti unta scritta con biro Bic blu. Ma d'altronde questa è feccia umana.
RispondiElimina