Ali Reza Nikzad Rahbar, protavoce del Ministero iraniano per il Petrolio, ha dichiarato in una recente intervista con la stampa che il Governo della Repubblica Islamica ha già siglato diversi accordi con l'Irak e con il Pachistan per costruire in quei paesi "diverse raffinerie". In Irak sono già stati stilati piani per installare il primo impianto di raffinazione a Nahrain, a Sud di Bagdad, per una capacità di 140mila barili raffinabili al giorno, mentre la seconda raffineria, più piccola, potrà trattarne 70mila e verrà installata a Kuya.
Il terzo e il quarto impianto dovrebbero venire eretti rispettivamente a Nassiriya e ad Amara ed essere anche più grandi di quello di Nahrain, ma su di essi vi sono meno dettagli stabiliti. Per quanto riguarda la parte pachistana del progetto si parla per ora di una raffineria da impiantare nel porto di Gwadar. Questo progetto segue l'accordo per il metanodotto Irano-Pachistano, altro segno tangibile del progresso e dello sviluppo delle relazioni economiche tra Teheran e Islamabad.
Possedere proprie raffinerie indipendenti dalle multinazionali occidentali del petrolio consentirà a Irak e Pachistan di procurarsi da sé la benzina e i derivati petroliferi necessari al loro fabbisogno senza doverli comprare dai paesi imperialisti, spezzando il circolo vizioso della dipendenza dall'Occidente.