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domenica 28 agosto 2016

L'avidità curda spinge l'Irak a esportare il proprio petrolio tramite la Repubblica Islamica!

Abbiamo più volte spiegato con fior d'esempi ai nostri lettori, quand'anche poco convinti, di come in Medio Oriente non esistano traditori e doppiogiochisti peggiori dei Curdi, prima e unica causa dei problemi del 'povero popolo curdo' (secondo la geremiaca definizione dei buonisti liberal-chic), che se sono maltrattati o guardati con sospetto da chiunque abbia a che fare con loro o, sfortunatamente, se ne trovi alcuni sul proprio territorio, lo devono semplicemente al fatto di essersi comportati come serpenti a più riprese in tutta la loro Storia recente o remota.

Come dimostra questa foto (presa quando il capacchione curdo Barzani era pappa-e-ciccia con l'aspirante sultanetto Erdogan) non esiste alleanza che i Curdi non abbiano tradito e non esiste accordo che non abbiano rinnegato o si siano rimangiati. Ultimo esempio quello per la gestione dell'oleodotto irakeno che trasporta il petriolio irakeno al porto di Ceyhan.