Nel processo di reazioni e schieramento pro o contro la recente deposizione di Mohammed Mursi dalla carica di Presidente egiziano registriamo, dopo le condanne (sia pure con diversi toni e sfumature) arrivate da Tunisi e Ankara l'approvazione invece dai vertici dell'organizzazione leninista palestinese PFLP, che, per voce del membro del Politburo Rabah Muhanna ha espresso 'soddisfazione' più che per l'intervento militare per la 'compatteza mostrata dal popolo' che 'ha dimostrato di non accettare la sostituzione dell'autocrazia di Mubarak con quella dell'Ikhwan'.
Muhanna si é anche augurato (in questo per ora smentito dai fatti visto che i militari sembrano aver rafforzato il controllo sulla frontiera con Gaza) che presto il varco di Rafah possa venire aperto al traffico di merci segnalando la fine dello stato di emergenza per la Striscia litoranea.
Muhanna ha dichiarato che al contrario di quanto realizzato sotto il predominio dell'Ikhwan, a parole solidale coi Palestinesi ma nei fatti interessata a compiacere Usa e Israele mantenendo in vita tutti gli istituti e gli accordi creati e sottoscritti dal precedente regime, un nuovo corso politico al Cairo potrà produrre quei cambiamenti positivi che gran parte dei Palestinesi si aspettavano fin da due anni fa.