Il Qatar ultimamente sembra avere molta fortuna nelle sue iniziative, avendo anche colto un importante alloro sportivo proprio in casa degli acerrimi rivali degli Emirati Arabi, ma Suleiman Kahani grazie ai suoi preziosissimi contatti, ha scoperto che l'Emirato, poco prima di San Silvestro ha commesso una grave gaffe nei confronti della Siria.
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mercoledì 6 febbraio 2019
ESCLUSIVO! Il Qatar ha cercato di COMPRARSI la benevolenza della Siria poco prima di Capodanno!
Nuovo video sul nostro visitatissimo Canale Youtube che grazie anche al collegamento col celebre blog PALAESTINA FELIX si avvia a diventare il sito di riferimento per le notizie-video in Italiano su Medio Oriente e Mondo Arabo grazie ai "clic" di migliaia di affezionati lettori.
Il Qatar ultimamente sembra avere molta fortuna nelle sue iniziative, avendo anche colto un importante alloro sportivo proprio in casa degli acerrimi rivali degli Emirati Arabi, ma Suleiman Kahani grazie ai suoi preziosissimi contatti, ha scoperto che l'Emirato, poco prima di San Silvestro ha commesso una grave gaffe nei confronti della Siria.
Scoprite in quale maniera e con quali dettagli nel nostro prezioso contributo filmato!
Il Qatar ultimamente sembra avere molta fortuna nelle sue iniziative, avendo anche colto un importante alloro sportivo proprio in casa degli acerrimi rivali degli Emirati Arabi, ma Suleiman Kahani grazie ai suoi preziosissimi contatti, ha scoperto che l'Emirato, poco prima di San Silvestro ha commesso una grave gaffe nei confronti della Siria.
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domenica 25 novembre 2018
Cinque invasori emiratini presi in un agguato a Mudiyeh! Sono stati i takfiri dell'Islah?
Si complica la "guerra sporca" tra wahabiti degli Emirati Arabi e ikhwaniti dell'Islah legati al Qatar nel retrofronte dell'invasione dello Yemen.
Dopo che per mesi e mesi gli UAE hanno condotto una vera e propria "caccia all'uomo" utilizzando anche mercenari USA per assassinare gli islamisti legati alla Fratellanza Musulmana nei territori da loro occupati, un agguato condotto da sconosciuti ha massacrato cinque soldati emiratini nella Provincia di Abiyan.
Dopo che per mesi e mesi gli UAE hanno condotto una vera e propria "caccia all'uomo" utilizzando anche mercenari USA per assassinare gli islamisti legati alla Fratellanza Musulmana nei territori da loro occupati, un agguato condotto da sconosciuti ha massacrato cinque soldati emiratini nella Provincia di Abiyan.
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mercoledì 17 ottobre 2018
Nello Yemen occupato da Sauditi ed Emiratini agenti americani assoldati da Abu Dhabi compiono omicidi "alla sionista" contro figure legate al Qatar!
C'é una guerra in corso in Yemen.
"Grazie tante, dirà qualcuno".
Ma noi ora non ci stiamo riferendo al combattimento eroico di Esercito di Sanaa e Ansarullah, ma alla 'guerra sporca' condotta coi metodi dei boia dello Shin Bet e del Kidon da mercenari americani assoldati dagli Emiratini (che, come i Sauditi, non sanno soffiarsi il naso e pagano altri per farlo al posto loro) nelle zone occupate dagli invasori dove sono in corso "purghe" contro i membri del partito islamista "Islah", legato all'Ikhwan e al Qatar.
Un rapporto ha rivelato che gli Emirati Arabi Uniti (UAE) hanno assunto una compagni di mercenari statunitense per avviare un programma di uccisione mirato in "Stile Tel Aviv" nello Yemen a partire dal 2015 contro figure indesiderate ai tiranni di Abu Dhabi.
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venerdì 29 settembre 2017
Un altro ergastolo piomba sul collo del leader dei fratelli musulmani egiziani!
Un tribunale egiziano ha inflitto al leader della famigerata organizzazione della Fratellanza Musulmana (Ikhwan) Mohammed Badieh un nuovo ergastolo per il suo ruolo nelle violenze di piazza del 2013 che causarono diversi morti.
Badieh era già stato condannato al carcere a vita per istigazione all'omicidio, al terrorismo e alla violenza politica.
Badieh era già stato condannato al carcere a vita per istigazione all'omicidio, al terrorismo e alla violenza politica.
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martedì 23 maggio 2017
Donald Trump seppellisce ogni speranza di un 'nuovo corso' della politica estera Usa; subito dopo i wahabiti colpiscono a Manchester!
Donald Trump è stato eletto da milioni di americani onesti e lavoratori, in massima parte di ceto popolare, che speravano che il tycoon di New York potesse imprimere una svolta alla politica estera Usa, tornando su posizioni isolazioniste e recidendo il legame mortale che lega la Casa Bianca e il Dipartimento di Stato ai regimi reazionari arabi, primi finanziatori del wahabismo, e del terrorismo takfiro.
Il bel risultato dei primi mesi di presidenza Trump è visibile ai nostri lettori nella foto di apertura.
Ma anche la foto che segue qui sotto é, in maniera forse meno diretta, un risultato della presidenza Trump.
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venerdì 17 marzo 2017
Le forze siriane ammazzano "L'Attila di Palmyra" e vendicano secoli di Storia e Arte! Brucia all'Inferno, bastardo!
Abu Hamid al-Sukhani era un Siriano.
Questa é la cosa più triste e sconfortante della sua parabola 'umana', se 'umano' possa mai definirsi un individuo che si lasci corrompere e stravolgere fin nel profondo dalla disumana eresia takfira propagandata dall'Ikhwan, la setta fondata a fine dell'800 dai famigerati agitatori e spregiatori modernisti dell'Islam Afghani e Abduh.
Al-Sukhani era erede di millenni di Storia e Cultura siriane eppure li ha gettati tutti alle ortiche per votarsi a un'eresia partorita dalle menti sterili di demagoghi ammiratori del sedicente illuminismo (che é vero e proprio Oscurantismo e Culto della Morte) anziché votarsi alla prosecuzione della splendida Tradizione siriana, ricca, feconda, policroma e perdurante.
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venerdì 24 febbraio 2017
Ministro degli Esteri saudita accusa Assad di "avere creato" l'ISIS!
Insieme al Qatar l'Arabia Saudita è il più grande finanziatore dell'ISIS.
Ovviamente, essendo l'ISIS un'emanazione ikhwanita, i finanziamenti sauditi a esso sono fatti a titolo "strettamente personale" ma non mancando nel paese i plurimiliardari, anche poche donazioni di qualche principotto ubriaco e drogato possono raggiungere le centinaia di milioni di (pedo-petro)dollari.
Ovviamente, essendo l'ISIS un'emanazione ikhwanita, i finanziamenti sauditi a esso sono fatti a titolo "strettamente personale" ma non mancando nel paese i plurimiliardari, anche poche donazioni di qualche principotto ubriaco e drogato possono raggiungere le centinaia di milioni di (pedo-petro)dollari.
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sabato 28 gennaio 2017
Usa: Trump vuole bandire la Fratellanza Musulmana?
Questo articolo a momenti verrà pubblicato anche sul quotidiano online L'Opinione Pubblica, col quale mi pregio di collaborare e dove i miei scritti sono tutti consultabili a questa pagina web.
Un intenso dibattito sta animando l’Amministrazione Trump, recentemente insediatasi alla Casa Bianca e negli altri punti nodali del potere esecutivo americano; oggetto del contendere é l’opportunità o meno di includere l’Ikhwan, la famigerata “Fratellanza Musulmana” nell’altrettanto famigerata “Lista delle Organizzazioni Terroristiche”.
Alcuni potrebbero domandarsi come in tale lista non fosse presente da lungo tempo tale organizzazione. Ebbene, la risposta a ciò è da trovarsi nel fatto che fin dal tempo di Nasser e dei “Liberi Ufficiali” la Casa Bianca si è sempre appoggiata all’Ikhwan per contrastare i movimenti socialisti e nazionalisti che da Ben Bella a Gheddafi ad Assad sembravano destinati a dominare il panorama politico arabo nordafricano e mediorientale.
Nemmeno il coinvolgimento dell’Ikhwan in atti sanguinosi come l’attentato a Sadat portò mai a una modifica di questa “relazione speciale”, anzi, la Fratellanza fu in prima linea per tutti gli anni ’80 come parte fondamentale di quel “condotto” che da tutti i paesi musulmani convogliava aspiranti mujaheddeen verso il Pakistan dove, con fondi soprattutto sauditi e addestramento fornito dall’ISI (i servizi segreti di Islamabad) essi passavano in Afghanistan per combattere contro i Sovietici.
Un intenso dibattito sta animando l’Amministrazione Trump, recentemente insediatasi alla Casa Bianca e negli altri punti nodali del potere esecutivo americano; oggetto del contendere é l’opportunità o meno di includere l’Ikhwan, la famigerata “Fratellanza Musulmana” nell’altrettanto famigerata “Lista delle Organizzazioni Terroristiche”.
Alcuni potrebbero domandarsi come in tale lista non fosse presente da lungo tempo tale organizzazione. Ebbene, la risposta a ciò è da trovarsi nel fatto che fin dal tempo di Nasser e dei “Liberi Ufficiali” la Casa Bianca si è sempre appoggiata all’Ikhwan per contrastare i movimenti socialisti e nazionalisti che da Ben Bella a Gheddafi ad Assad sembravano destinati a dominare il panorama politico arabo nordafricano e mediorientale.
Nemmeno il coinvolgimento dell’Ikhwan in atti sanguinosi come l’attentato a Sadat portò mai a una modifica di questa “relazione speciale”, anzi, la Fratellanza fu in prima linea per tutti gli anni ’80 come parte fondamentale di quel “condotto” che da tutti i paesi musulmani convogliava aspiranti mujaheddeen verso il Pakistan dove, con fondi soprattutto sauditi e addestramento fornito dall’ISI (i servizi segreti di Islamabad) essi passavano in Afghanistan per combattere contro i Sovietici.
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mercoledì 23 novembre 2016
Al-Sisi a RTP TV: "Bisogna sostenere a livello internazionale gli Eserciti siriano, irakeno e libico!"
Il Presidente egiziano Abdelfatah al-Sisi, nel corso della sua opera di "spostamento" dell'Egitto nel quadro politico e strategico del Medio Oriente ha fatto un'importante dichiarazione ai microfoni di RTP TV nella giornata di ieri.
"Dovrebbe esserci un vasto e intenso sostegno internazionale agli eserciti siriano, irakeno e anche libico, che ogni giorno lottano contro forze distruttive ed oscurantiste per ristabilire la pace e la sicurezza nei loro rispettivi paesi".
"Dovrebbe esserci un vasto e intenso sostegno internazionale agli eserciti siriano, irakeno e anche libico, che ogni giorno lottano contro forze distruttive ed oscurantiste per ristabilire la pace e la sicurezza nei loro rispettivi paesi".
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domenica 16 ottobre 2016
La Tripolitania precipita nel caos con la ribellione delle milizie islamiste di Al-Ghwell contro il Governo Al-Serraj!
Le milizie islamiste fedeli a Khalifa al-Ghwell, che nel corso della lotta contro il Parlamento libico in esilio interno a Tobruk si era proclamato "Premier" di un improbabile esecutivo tripolitano hanno ribaltato il tavolo che le vedeva cooperare con il nuovo "Primo Ministro" spalleggiato da ONU, Usa, Francia e (almeno nominalmente) Italia, Fayez al-Serraj lanciando tra venerdì e sabato un tentativo di ribellione armata. I jihadisti legati all'Ikhwan (la Fratellanza Musulmana sostenuta da Turchia e Qatar) hanno occupato per alcune ore alcuni ministeri a Tripoli, il Consiglio di Stato, diverse sedi amministrativi e una televisione, stabilendo poi il loro quartier generale all’Hotel Rixos. In un videomessaggio trasmesso dagli studi dell'emittente occupata i golpisti hanno detto di agire “Per la salvezza della Libia”.
Ieri mattina gli islamisti ikhwaniti controllavano un perimetro molto più ristretto, rimanendo trincerati attorno all’Hotel Rixos e pattugliando le strade circostanti con le loro "tecniche", gli ormai celebri pickup e fuoristrada dotati di mitragliere e cannoncini antiaerei, "ersatz" di veicoli militari più poderosi, troppo complessi da operare e mantenere nelle guerre a bassa intensità, avendo dovuto lasciare la sede del Consiglio di Stato e molti degli altri centri nevralgici inizialmente occupati.
Ieri mattina gli islamisti ikhwaniti controllavano un perimetro molto più ristretto, rimanendo trincerati attorno all’Hotel Rixos e pattugliando le strade circostanti con le loro "tecniche", gli ormai celebri pickup e fuoristrada dotati di mitragliere e cannoncini antiaerei, "ersatz" di veicoli militari più poderosi, troppo complessi da operare e mantenere nelle guerre a bassa intensità, avendo dovuto lasciare la sede del Consiglio di Stato e molti degli altri centri nevralgici inizialmente occupati.
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mercoledì 14 settembre 2016
Gentiloni e Pinotti portano l'Italia in guerra per conto dei loro amici della Fratellanza Musulmana!
Il Talleyrand di Tolentino e la Regina dei Campi di Battaglia dell'AGESCI, alias Gentiloni e Pinotti, coppia comica degna dei fasti di Abbot e Costello, senza nemmeno un voto del Parlamento stanno trascinando truppe italiane a difendere gli islamisti di Misurata, gli ikhwaniti di Fajr Libya, gli estremisti di Abdel Hakim Belhadj, mettendo le Forze Armate italiane in rotta di collisione con le truppe del legittimo Ministro della Difesa libico, il Generale Khalifa Haftar.
"Sostenere un 'governo' ambiguo, partorito dalle maldestre operazioni dell'ONU non può portare a nessuno sviluppo positivo nell'arena libica", scrivevo ieri nel mio articolo sul quotidiano-web "L'Opinione Pubblica", e oggi ribadisco e anzi rafforzo la mia posizione, deplorando come, da partner privilegiati del più avanzato stato del Nordafrica noi Italiani ci siamo svenduti a portatori d'acqua e ascari della Fratellanza Musulmana.
"Sostenere un 'governo' ambiguo, partorito dalle maldestre operazioni dell'ONU non può portare a nessuno sviluppo positivo nell'arena libica", scrivevo ieri nel mio articolo sul quotidiano-web "L'Opinione Pubblica", e oggi ribadisco e anzi rafforzo la mia posizione, deplorando come, da partner privilegiati del più avanzato stato del Nordafrica noi Italiani ci siamo svenduti a portatori d'acqua e ascari della Fratellanza Musulmana.
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martedì 12 aprile 2016
Esponente dell'Ikhwan egiziana visita il santuario di Karbala e si converte allo sciismo, poi condanna wahabismo e takfirismo!
In Egitto la cosiddetta 'Fratellanza Musulmana' si é sempre impegnata in una feroce campagna di diffamazione e di persecuzione degli Sciiti. Il paese nordafricano ha infatti una piccolissima minoranza che segue la seconda più grande denominazione islamica, eredità del periodo di prevalenza dell'Ismailismo, quando Il Cairo era governato da Califfi che si rifacevano a quella tradizione.
Tuttavia non sono mai esistiti tentativi di 'infiltrazione' o di 'conversione' della popolazione egiziana allo sciismo, tantomeno orchestrati o portati avanti dall'Iran o da Hezbollah, come invece gli ikhwaniti prossimi all'ISIS e al takfirismo hanno sempre sostenuto.
Tuttavia non sono mai esistiti tentativi di 'infiltrazione' o di 'conversione' della popolazione egiziana allo sciismo, tantomeno orchestrati o portati avanti dall'Iran o da Hezbollah, come invece gli ikhwaniti prossimi all'ISIS e al takfirismo hanno sempre sostenuto.
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martedì 12 maggio 2015
Attacco libico a mercantile turco filo-ISIS al largo della Cirenaica: i retroscena!
Fin dall'anno scorso il Governo libico internazionalmente riconosciuto ha dichiarato aziende, organizzazioni, rappresentanti turchi a qualunque titolo e livello come NON GRADITI nel paese, per i loro chiari, evidenti, innegabili legami con l'Ikhwan, le milizie di Fajr Libya e la branca locale dell'ISIS.
Quindi, che cosa ci faceva un mercantile turco al largo di Derna, località notoriamente popolata proprio da quest'ultimo genere di 'fauna' estremista?
Ovviamente, cercava di sbarcare armi e munizioni per i locali aderenti del Daash nella speranza che questi mettano in difficoltà le truppe del Generale Haftare nel suo stesso retrofronte, indebolendo o sviando le sue operazioni contro la Tripolitania e altre roccheforti ikhwanite e ISIS-ine.
Quindi, che cosa ci faceva un mercantile turco al largo di Derna, località notoriamente popolata proprio da quest'ultimo genere di 'fauna' estremista?
Ovviamente, cercava di sbarcare armi e munizioni per i locali aderenti del Daash nella speranza che questi mettano in difficoltà le truppe del Generale Haftare nel suo stesso retrofronte, indebolendo o sviando le sue operazioni contro la Tripolitania e altre roccheforti ikhwanite e ISIS-ine.
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sabato 4 aprile 2015
L'Egitto si occupa un po' dei problemi suoi e ammazza 100 terroristi dell'ISIS nel Sinai!
L'Egitto ha molti problemi, lo sappiamo; tali problemi possono essere risolti con una posizione più autonoma e disinvolta in campo internazionale e con un avvicinamento alle potenze emergenti del BRICS e un allontanamento dai vecchi potentati imperialisti ormai condannati dalla Storia. Certo, capiamo benissimo che per sopravvivere immediatamente senza grossi problemi sociali Il Cairo ha ancora bisogno dei finanziamenti sauditi, ma l'adesione (pur solo verbale) alla cialtronesca campagna militare di Riyadh contro lo Yemen non ha certo fatto bene alle quotazioni internazionali del Presidente Al-Sisi.
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sabato 14 marzo 2015
Grave gaffe dei parrucconi ikhwaniti di Al-Azhar dimostra le simpatie filo-ISIS della Fratellanza Musulmana!
L'Università islamica di Al-Azhar in Egitto, nonostante qualche tentativo sporadico, proprio non riesce a mantenere nascoste le sue pesanti simpatie per l'ISIS, frutto della connivenza di questa istituzione coi settori più estremi della Fratellanza Musulmana contro cui, per evitare che il paese diventasse una fogna estremista e una centrale di destabiizzazione internazionale, é dovuto intervenire il Generale Al-Sisi col suo movimento correttivo.
Ahmed al-Tayeb (foto sopra), in un messaggio lanciato agli Usa (noti sostenitori dell'Ikhwan in funzione anti-nasserita, fin dagli anni '50), ha avuto il coraggio di definire 'terroristi' le milizie sciite che stanno aiutando l'Esercito Irakeno a ripulire il paese dalla feccia takfira.
Ahmed al-Tayeb (foto sopra), in un messaggio lanciato agli Usa (noti sostenitori dell'Ikhwan in funzione anti-nasserita, fin dagli anni '50), ha avuto il coraggio di definire 'terroristi' le milizie sciite che stanno aiutando l'Esercito Irakeno a ripulire il paese dalla feccia takfira.
venerdì 13 marzo 2015
Le vittorie siriane e irakene mettono in allarme i principali finanziatori dell'ISIS! L'emiro del Qatar vola da Erdogan!!
Il collasso totale dei terroristi dell'ISIS in Siria e in Irak con le truppe di Damasco e di Bagdad che hanno spazzato via centinaia e centinaia di tagliagole del 'califfato' in pochi giorni ha fatto alzare il pelo ai due principali fornitori di armi, denari ed equipaggiamenti del Daash: la Turchia del miserabile 'sultano' Erdogan e il cencioso emirato del Qatar, dove regna Al-Thani jr. figlio del grosso grasso inventore delle fallimentari 'primavere' ikhwanite ormai sconfitte in Egitto e Yemen.
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sabato 28 febbraio 2015
Sia Sanaa che Aden dichiarano il loro sostegno all'azione del movimento Ansarullah!
Era solamente prevedibile che, dopo la chiara e puntuale requisitoria del capo supremo degli Sciiti Houthi, Abdelmalik al-Houthi in persona, il popolo dello Yemen sarebbe sorto come un sol uomo, come tante, tantissime volte in passato, a dimostrare con le sue vibranti moltitudini il sostegno vivo e attivo alle dichiarazioni del leader della Rivoluzione che da quattro anni a questa parte sta restituendo l'Arabia Felix al suo popolo.
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venerdì 27 febbraio 2015
Abdelmalik al-Houthi accusa: "Gli ikhwaniti di Islah e i wahabiti di Al-Qaeda alleati contro la Rivoluzione Yemenita!"
Il leader supremo degli Sciiti di Ansarullah, Abdelmalik al-Houthi, nel corso di un'orazione tenuta ieri ha accusato gli islamisti del partito legato alla Fratellanza Musulmana (Ikhwan) "Islah", l'unica forza politica ad abbandonare il dialogo costituzionale aperto dagli Houthi per far avanzare il paese fuori dalla crisi, di essersi alleati con i wahabiti di Al-Qaeda nel tentativo di spaccare il paese secondo linee settarie.
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giovedì 19 febbraio 2015
L'Arabia Saudita del nuovo Re Salman alla disperata ricerca di una nuova politica estera!
Molta attività diplomatica a Riyadh, dove da domenica a martedì si sono avvicendati a rendere i loro omaggi al nuovo Re Salman i 'colleghi' di Kuwait, Abu Dhabi e Qatar: Emiro Sabah al-Ahmed al-Jaber al-Sabah, Principe Ereditario Mohammed bin Zayed al-Nahyan ed Emiro Tamim bin Hamad al-Thani.
I soliti bene informati giurano che Casa Saoud stia intensamente cercando di riparare i rapporti deterioratisi negli ultimi quattro anni con Doha e con Ankara, valutando di non poter combattere contemporaneamente su tre fronti (contro l'Iran per il primato in Medio Oriente, contro il Qatar e la sua longa manus dell'Ikhwan per il primato tra i musulmani sunniti e con Erdogan e il suo progetto Neo-Ottomano).
I soliti bene informati giurano che Casa Saoud stia intensamente cercando di riparare i rapporti deterioratisi negli ultimi quattro anni con Doha e con Ankara, valutando di non poter combattere contemporaneamente su tre fronti (contro l'Iran per il primato in Medio Oriente, contro il Qatar e la sua longa manus dell'Ikhwan per il primato tra i musulmani sunniti e con Erdogan e il suo progetto Neo-Ottomano).
venerdì 13 febbraio 2015
Esclusivo da Sanaa: "E' stato l'inviato ONU in Yemen a far fallire il dialogo costituzionale, su ordine dei Sauditi!"
I ratti imperialisti continuano a fuggire dall'Arabia Felix che per troppo a lungo hanno contribuito a mantenere instabile, travagliata e tutt'altro che prospera e feconda: dopo Usa e Gb anche la Francia ha chiuso (esattamente dalla giornata di oggi) la propria ambasciata a Sanaa e ha invitato i cittadini a lasciare il paese (di nuovo: non li invitava a fare altrettanto quando Al-Qaeda comandava metà Yemen, mah!), mentre i Tedeschi hanno dato due mesi di ferie pagate a tutti i lavoratori yemeniti della loro sede diplomatica.
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