Esistono "giornalisti" come Giovanna Botteri che da New York ammannisce spiegazioni e giudizi su quanto accade a Pyongyang, a Santiago de Cuba e a Caracas e "reporter d'assalto" come Lucia Goracci che si collega dai Club Méd della Turchia pretenendendo di fare la cronaca degli eventi in Siria.
Poi esistono coloro che anche nel XXI Secolo mantengono viva la tradizione degli inviati di guerra, rischiando in prima persona per vedere direttamente gli eventi di cui poi riferiranno al loro pubblico.
Uno di questi coraggiosi era Walid Jabbour Khalil, in forza al Dipartimento Media del Ministero della Difesa della Repubblica Araba Siriana.
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giovedì 18 gennaio 2018
Onoriamo il Martire dell'Informazione Walid Jabbour Khalil, ucciso ad Harasta mentre seguiva in prima persona i combattimenti!
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