martedì 17 maggio 2011

Carcerieri sionisti ritardano 12 giorni il rilascio di Atef Atta Hassan per "festività ebraiche"

L'apparato persecutorio e repressivo del Regime dell'Apartheid ha trovato un nuovo modo, particolarmente vigliacco e meschino, di rendersi odioso alle famiglie di coloro che hanno conosciuto la prigionia e la tortura per il "crimine" di aver voluto difendere la propria terra e la propria gente: all'inizio della settimana, infatti, si é rifiutato di rilasciare un prigioniero palestinese che aveva totalmente scontato ed esaurito la propria lunga sentenza detentiva con un pretesto particolarmente ridicolo e inconsistente.

Atef Atta Hassan, protagonista di questa incresciosa vicenda, venne arrestato dall'Occupazione sionista il 25 ottobre del 1993, accusato di "resistenza" e di militanza in una delle prime cellule delle Brigate Ezzedine al-Qassam, l'organizzazione militare di Hamas, e quindi condannato a 18 anni di carcere, che sono scaduti lo scorso 9 maggio.

Hassan, comunicando per portavoce con esponenti giornalistici palestinesi, ha dichiarato che l'amministrazione carceraria lo avrebbe informato pochi giorni fa della decisione di posporre il suo rilascio fino a mercoledì o giovedì successivi a causa di "festività ebraiche". Questa non é la prima volta che l'Occupazione fa ricorso a deboli e ridicole giustificazioni per implementare un "extra" di angherie a detenuti in attesa di rilascio: circa un mese fa riuscì a posporre di circa 15 giorni il rilascio di Hassan Azawaree dopo una detenzione di sette lunghi anni.

AGGIORNAMENTO: Abbiamo ricevuto notizia, dall'agenzia di stampa ufficiale della Striscia di Gaza, "Palestine Information Center" che Atef Hatta Hassan é stato finalmente liberato, insieme al prigioniero Sa'ad Yazji. Dopo avere celebrato le loro "festività ebraiche" spargendo il sangue di altre dozzine di Palestinesi disarmati i disumani carcerieri sionisti si sono "degnati" di rimettere in libertà persone che dovevano essere rilasciate dalle loro galere giorni e giorni addietro.
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