lunedì 2 maggio 2011

La Fratellanza musulmana egiziana fonda il "Partito di Libertà e Giustizia" per concorrere alle prossime elezioni politiche!


Mohammed Hussein, Segretario generale della Fratellanza musulmana egiziana ha dichiarato durante che il Consiglio consultivo del movimento ha deciso per la formazione di un partito politico che rappresenti le istanze e la aspirazioni politiche della Fratellanza nelle prossime elezioni parlamentari che dovrebbero tenersi a settembre 2011; Hussein avrebbe dichiarato: "Abbiamo implementato le misure decise dal Consiglio direttivo riguardo al Partito di Libertà e Giustizia e le adotteremo come sua piattaforma programmatica".

"Libertà e Giustizia", questi saranno gli slogan del partito politico della Fratellanza, che sarà guidato dal membro dell'ufficio politico Mohammed al-Mursi il quale ha già dichiarato che sarà sua intenzione coordinarsi con l'organizzazione-madre riguardo le questioni generali e l'indirizzo politico-ideologico, ma di mantenere il pieno controllo dell'agenda operativa del partito.

Sembra che, per avere una migliore chance di ottenere un risultato significativo alle urne, il Partito di Libertà e Giustizia si presenterà soltanto in un determinato numero di seggi e circoscrizioni, evidentemente quelle dove la Fratellanza sa già di godere di uno schiacciante consenso.

Mursi, durante una conferenza stampa tenutasi alla nuova sede della Fratellanza, nel quartiere collinare cairota di Muqattam, ha annunciato che l'impronta del nuovo partito politico sarà ovviamente ispirata ai valori dell'Islam ma non "islamista" nella rozza e semplicistica accezione del termine usata dai media occidentali: "Sarà un partito a impronta religiosa, ma non punterà all'instaurazione di una teocrazia o di una repubblica islamica".

Nel recente passato il co-fondatore di Hamas Mahmoud Zahar aveva pronosticato che, nelle prime elezioni politiche democratiche del dopo-Mubarak la Fratellanza musulmana non avrebbe avuto difficoltà a conquistare almeno il 30 per cento dei seggi della nuova Camera, vedremo quanto buona si rivelerà la sua profezia. Nel frattempo, interrogato in merito, Al-Mursi preferisce schermirsi dicendo: "Il Regime di Mubarak sopravvalutava di proposito la nostra popolarità per 'spremere' ulteriori aiuti agli Usa e a Israele, eravamo il suo 'uomo nero', in realtà la rivoluzione popolare ha mostrato quanto variegato e composito sia lo spettro politico egiziano, il nostro partito non si aspetta di andare sopra il 20 per cento dei seggi".

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Nessun commento:

Posta un commento