venerdì 6 maggio 2011

Le Brigate Qassam piangono la morte del comandante Al-Zatma, ferito ad aprile da un vigliacco bombardamento sionista!


Riprendiamo dal sito delle Brigate Ezzedine al-Qassam, branca militare del Movimento musulmano di Resistenza Hamas, la triste notizia della dipartita del Comandante Shadi Mahmoud Al-Zatma, ricoverato in un ospedale egiziano dopo che, nelle notte tra 8 e 9 aprile 2011, insieme ad Ayseer Abu Snaima e Mohammed Awaja (morti sul colpo), era rimasto coinvolto in un piratesco bombardamento da parte delle forze militari sioniste.

Il proiettile anticarro israeliano aveva colpito la macchina su cui stavano viaggiano i tre, letteralmente calcinandola e facendone volare schegge incandescenti per decine di metri tutto attorno, soltanto la fortuna e la provvidenza divina impedirono un bilancio più grave, visto che l'autovettura venne bersagliata mentre percorreva una centralissima arteria della città di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale.

Soltanto ieri le fonti di informazione palestinesi avevano aggiornato a 22 il numero delle vittime dei raid militari sionisti contro Gaza tenutisi durante il mese di aprile, la morte di Al-Zatma dovrebbe fare riflettere giornalisti e osservatori internazionali abituati a discettare di "morti e feriti" in termini anodini e aritmetici: spesso fra le vittime degli attacchi sionisti contro la popolazione civile palestinese i morti sono i più fortunati...ai "feriti" spesso toccano settimane di agonia, che spesso, come in questo caso, si concludono comunque col decesso.

Shadi al-Zatma non ha fatto in tempo a udire le notizie del "reapprochement" fra Hamas e la fazione Fatah, non ha ripreso conoscenza per udire l'annuncio che presto l'Egitto aprirà il varco di confine con Gaza; la sua vita, ad appena 29 anni, si é conclusa al termine di quello che l'ufficio stampa delle Brigate al-Qassam definiscono: "Un lungo e luminoso percorso di Lotta, Resistenza, Sacrifici e Duro Lavoro".

Ed é anche grazie all'opera di persone come Al-Zatma che Gaza é riuscita a respingere l'aggressione militare di "Piombo Fuso", a mantenersi libera e indipendente, a costituire il bastione delle speranze di tutti i Palestinesi (gazesi e cisgiordani), in ultimo, é stato anche grazie ai suoi sforzi che i cacicchi di Fatah si sono convinti dell'impossibilità di prolungare ulteriormente il "rift" con Hamas. Shadi al-Zatma non ha mai saputo della riconciliazione nazionale, ma il merito di questa é anche suo.

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