lunedì 29 agosto 2011

Prosor: "Oltre 130 paesi riconosceranno lo Stato di Palestina alla prossima Assemblea ONU di settembre!"


Nell'edizione di ieri il quotidiano sionista Haaretz ha citato l'ambasciatore del regime ebraico all'ONU, Ron Prosor (foto sopra), dando voce alla sua ragionata convinzione che, con l'eccezione di pochi paesi europei, la stragrande maggioranza di aderenti all'assemblea newyorchese, tra 130 e 140 ambasciatori su 193, voterà compatta per il riconoscimento dello Stato palestinese sui confini antecedenti all'aggressione israeliana del 1967, quali indicati dalla Risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza. La convinzione sarebbe stata espressa in un cablo cifrato trasmesso al Ministero degli Esteri di Tel Aviv.

Solamente gli Usa dominati dalla Lobby a Sei Punte, la Germania della salsicciaia Merkel, l'Italia del gaudente Burlesque-oni, l'Olanda e la Repubblica Ceca voterebbero contro la mozione di riconoscimento; il massimo a cui avrebbe potuto aspirare lo stato dell'Apartheid era un 'veto' Usa al Consiglio di Sicurezza, nel caso che i Palestinesi avessero chiesto l'ammissione all'ONU come membro votante, ma visto che la richiesta é solo per un seggio di osservatore senza diritto di voto il CdS non sarà chiamato in causa e, in un rinfrescante esercizio di vera democrazia, il voto di ogni paese varrà quanto quello degli USA.

Finora oltre cento paesi hanno ufficialmente riconosciuto in sede bilaterale lo Stato palestinese sui confini del 1967, il riconoscimento ONU è simbolico ma può avere una grande importanza; secondo la tabella di marcia esso dovrebbe essere discusso a New York circa il 20 settembre prossimo. Si preparano tempi molto grigi per Israele, il cui recente sforzo di far salire la tensione con Gaza può essere 'letto' come tentativo di creare un'emergenza "sul terreno" in maniera da distrarre l'attenzione della comunità internazionale dalla prossima petizione ONU.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Nessun commento:

Posta un commento