L'Ex-premier libico Baghdadi al-Mahmoudi é stato
estradato a Tripoli nel corso del passato week-end, ma la sua consegna alle autorità del
Consiglio Nazionale di Transizione (che guida il paese nordafricano dopo la caduta del dittatore Gheddafi) ha scatenato una tensione che covava probabilmente da tempo tra il
Capo del Governo Hamadi Jebali (del partito di maggioranza
Ennahda) e
Morcef Marzouki, Presidente tunisino, rappresentante del Congresso per la Repubblica.
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Infatti dopo avere in un primo momento accordato il proprio assenso all'estradizione Marzouki aveva recentemente cambiato idea ma Jebali, considerando la questione sua prerogativa esclusiva, non se ne é dato per inteso e ha finalizzato la procedura, che si é conclusa con l'invio a triboli di Al-Mahmoudi, dove é stato preso in consegna dalla locale Polizia Giudiziaria e messo in detenzione in attesa del processo per il suo ruolo nelle politiche repressive del regime tra il 2006 e il 2011.
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Il Premier a interim libico (Abdelrahim al-Kib) ha assicurato che il detenuto sarà trattato "in maniera umana e secondo tutte le raccomandazioni del Diritto internazionale", tuttavia non é chiaro quante e quali conseguenze possa avere la querelle istituzionale in Tunisia, se rimanere limitata ai soli Jebali e Marzouki o se invece debba segnalare un progressivo allontanamento tra le posizioni dell'islamico Partito Ennahda (
detentore della maggioranza quasi assoluta dei seggi nell'Assemblea Costituente) e il più laico
CPR.
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