sabato 27 ottobre 2012

Netanyahu si compiace dei legami tra israhell e sauditi: ci pensi Hamas prima di schierarsi con Al-Saoud!

In una intervista visibile anche sulla piattaforma video "Youtube" il Premier sionista Benji Netanyahu loda i "forti e amichevoli" rapporti tra Tel Aviv e il reame dei Saoud, indicando i "numerosi punti di contatto" tra il regime ebraico di occupazione e la corte degli usurpatori dei Luoghi Sacri islamici, indicando i reciproci interessi economici e politici.

La dichiarazione, lungi dallo stupirci o dal meravigliarci non fa che confermare il ruolo subalterno di paggio e cameriere dell'imperialismo occidentale delle monarchie petrolifere sunnite, che a più riprese abbiamo denunciato da queste pagine; mesi addietro una serie di documenti 'leakati' dichiarava che, di fronte alla restività delle masse in numerosi paesi arabi i gerarchi sionazisti speravano nell'intervento 'calmante' del denaro saudita, per evitare che paesi come l'Egitto, lo Yemen o altri ancora si unissero all'Asse della Resistenza.

Il quotidiano libanese "Al-Akhbar" ha rivelato che secondo fonti vicine a Riyadh i responsabili dei servizi segreti sauditi avrebbero a più riprese contattato tramite parti terze (verosimilmente politici dell'Alleanza 14 Marzo, guidata da un mezzo saudita e collegata ad alto livello ai servizi di Tel Aviv) i 'colleghi' del Mossad per chiedere loro aiuto, soprattutto riguardo a stime e valutazioni degli assetti di intelligence iraniani nella regione.
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