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Il prossimo mercoledì, ironicamente proprio il Primo Maggio che in Europa dovrebbe festeggiare il Lavoro (ma si perderà invece in vuote fanfaronate come il Concertone di Roma e simili) vedrà il Presidente uscente iraniano Mahmoud Ahmadinejad presente a Isfahan dove, all'interno delle strutture dell'acciaieria Mobarekh, inaugurerà il più grande impianto per la produzione di carbon coke di tutto il Medio Oriente, un gioiello di tecnologia siderurgica che 'sfornerà' oltre 900 mila tonnellate di prodotto l'anno.
Il gas combustibile prodotto dal carbone durante la lavorazione sarà interamente recuperato e bruciato per alimentare la produzione d'acciaio: il nuovo impianto darà lavoro a 481 tra operai, tecnici e supervisori e genererà "a cascata" altri 12mila posti di lavor nell'indotto. Mentre in Italia si spegnono e si smantellano gli altoforni e si licenziano i loro addetti l'Iran, benedetto dalla ricchezza di materie prime non solo petrolifere, si dota delle strutture per poterle lavorare e trasformare in proprio, senza dover chiedere niente a nessuno.
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