domenica 17 novembre 2013

Hezbollah tiene in apprensione gli osservatori sionisti: "Gli uomini di Nasrallah ormai esperti di tank e artiglieria!"

Ventidue giorni fa pubblicavamo le considerazioni dell'ufficiale sionista Yaron Formosa, del Comando Nord delle forze di occupazione della Palestina, che rivelavano come le conoscenze tecniche e tattiche assorbite dai militanti di Nasrallah che negli ultimi mesi si sono recati in Siria a sostenere la Repubblica Araba contro l'aggressione mercenaria wahabita abbiano notevolmente incrementato il livello di minaccia che Hezbollah può esercitare verso Tel Aviv, ben lungi dall'indebolirlo o fiaccarlo come si erano inizialmente augurati 'pundit' e osservatori 'A Sei Punte'.

Ieri sulle colonne del quotidiano sionista 'Haaretz' il redattore Amos Harel denunciava preoccupato che, mentre il numero dei miliziani libanesi sciiti caduti in Siria é con ogni probabilità ancora più basso delle cifre 'riviste' che circolavano ultimamente (dalle prime ridicole asserzioni di 'migliaia' di Hezbollah caduti si é passati a voci di circa 250 perdite in battaglia, che forse bisogna ulteriormente 'sforbiciare' di un cinquanta per cento), ma passava poi a ruminare mestamente sulla consapevolezza che gli uomini di Nasrallah in Siria hanno potuto far pratica nell'uso di carri armati e di artiglierie pesanti ceduti loro dall'Esercito siriano.

In particolare la menzione dell'artiglieria é interessante, anche alla luce della situazione al confine tra Libano e regime ebraico visto che finora la massima preoccupazione di Tel Aviv é stata rivolta ai razzi di Hezbollah: rispetto a un razzo, che ha limitata capacità distruttiva (molto volume infatti é destinato al carburante), limitata precisione (errori di diversi metri rispetto ai punti di impatto previsto non sono rari) le artiglierie 'normali' hanno parecchi vantaggi: oltre l'80 per cento della massa di un'ogiva di obice é destinata all'esplosivo, la precisione di un fuoco d'artiglieria ben diretto é superiore a ogni batteria di razzi; i colpi di cannone e obice, inoltre, sono supersonici e non possono venire intercettati, certamente non dai sistemi (peraltro costosissimi e malfunzionanti) finora escogitati da israele.

Siamo come sempre lieti di registrare le ambasce degli occupanti sionisti e speriamo che Hezbollah e i suoi uomini continuino a dare sempre nuovi grattacapi a Tel Aviv e ai suoi sostenitori e manutengoli della Lobby sionista internazionale.



8 commenti:

  1. Hezbollah ha una forza difensiva che sara' micidiale in caso di attacco sionista ... Hezbollah e' un esempio di efficienze e forza ... una vera risorsa per un Libano libero e autonomo ... cosa che i sionisti non vogliono .... ora attaccare il Libano costa molto ... e i sionisti sono abituati a usare solo aerei e droni ma a terra sono sei conigli ... e' finita l'era degli intoccabili ... ora saranno obbiettivi vulnerabili ... se osano attaccare avranno partita persa ...

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  2. Haaretz...quotdiano sionista. Mi hai fatto morire dal ridere... ti prego fai un'altra battuta del genere. You made my day

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    1. Haaretz é un giornale del regime sionista di occupazione della Palestina, grullo!

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    2. Haaretz è un giornale arabo in lingua ebraica (e inglese su internet) finanziato con soldi arabi. Gli ebrei non lo leggono. Lo leggono gli arabi e i nazicomunisti.

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    3. Questa dichiarazione dimostra solo la tua ignoranza su Haaretz, quotidiano sionista scritto, stampato, edito da sionisti per sionisti...

      Proprietà: Schocken/Nevzlin/Schauberg (proprio nomi arabi! :)

      Capiredazione: Aluf Benn/Tamara Litani (altri arabi eh?)

      Redazione: (Ci fosse UN ARABO!!!! :)

      Ruth Almog – literature, publicist
      Moshe Arens – columnist
      Noam Ben Ze'ev – music critic
      Aluf Benn – editor-in-chief
      Meron Benvenisti – political columnist
      Bradley Burston – political columnist[69]
      Lily Galili [70]
      Doram Gaunt – food columnist
      Avirama Golan
      Michael Handelzalts – theater critic, columnist
      Amos Harel – military correspondent
      Israel Harel – columnist
      Danna Harman – feature writer
      Amira Hass – Ramallah-based Palestinian affairs correspondent.
      Avi Issacharoff – military correspondent
      Sayed Kashua – satiric columnist, author
      Uri Klein – film critic[71]
      Yitzhak Laor – publicist
      Alex Levac – photo columnist
      Gideon Levy – Palestinian affairs columnist
      Yoel Marcus – political commentator, publicist[72]
      Merav Michaeli – cultural and political commentator
      Amir Oren – military affairs
      Tsafrir Rinat – environmental issues
      Doron Rosenblum – satirist, publicist
      Yossi Sarid – retired politician, publicist
      Tom Segev – historian, political commentator
      Ari Shavit – political columnist[73]
      Yair Sheleg – Jewish religious affairs[74]
      Nehemia Shtrasler – economic affairs, publicist
      Simon Spungin – Deputy Editor, English Edition
      Ze'ev Sternhell – political commentary
      Yossi Verter – political reporter
      Esther Zandberg – architecture
      Benny Ziffer – literature, publicist

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    4. Nessun sionista legge Haaretz. Al massimo qualche ebreo rinnegato. L'editore riceve finanziamenti da arabi.

      Come se io dicessi che il re dell'Arabia Saudita rappresenta il tuo pensiero solo perché arabo e con un cognome che suona vagamente come il tuo nick name.
      Hai pubblicato nomi ebrei..e allora? Come se dovessi dirmi tu che esistono ebrei che rinnegano tutto per un piatto di lenticchie.
      E poi se controlli ci sono articoli scritti da Arabi (oudet basharat, e un altro paio...inoltre Gideon Levi e la Hass sono convertiti all'Islam..non sono ebreii)
      Haaretz è un giornale per arabi, per nazicomunisti e per ebrei rinnegati.
      Haaretz non rappresenta ne gli Ebrei, ne Israele, ne il Sionismo
      Se proprio vuoi leggere un quotidiano sionista leggiti http://www.israelnationalnews.com/

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    5. Questo concentrato di idiozia meriterebbe a buon diritto la cancellazione assoluta ma PALAESTINA FELIX non cancella nessun commento, lo lasciamo a testimonianza della stupidità dei sionisti.

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    6. Quando non sai come rispondere all'evidenza insulti, sbraiti oppure falsifichi. E' il tuo classico modus operandi.

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