L'intera comunità musulmana é OBBLIGATA ad aiutare la gente oppressa di Gaza; il che vuol dire aiutarla a guarire le ferite fisiche e psicologiche dell'ultima guerra contro i suoi persecutori, aiutarla a ricostruire le proprie case e le proprie vite, ma anche aiutarla a fare in modo che in futuro simili attacchi e simili persecuzioni non abbiano a ripetersi, aiutarla, cioé a dotarsi di strumenti e conoscenze sufficienti a garantire la difesa propria e delle proprie famiglie e comunità.
Questo, in nuce, il messaggio lanciato dall'Ayatollah Makarem Shirzai, saggio docente della Hawza (Accademia giurisprudenziale e religiosa sciita) della Città Sacra di Qom, in Iran, dove egli presiede ai corsi più avanzati di ricerca (Kharij Fiqh), che ai più dotati e pronti tra i loro frequentatori aprono la porta per diventare 'mujtahid'.
"La memoria di quanto é avvenuto a Gaza deve essere tenuta viva così che il volto mostruoso dell'imperialismo sionista non possa nascondersi o mascherarsi agli occhi del mondo e venire dimenticato; il cosiddetto 'sostegno internazionale' é vano e ridicolo perché non si basa su concetti solidi di Giustizia ma sull'illusione dei 'diritti umani' che sono uno zimbello tirato in ballo solo quando comodo ai paesi imperialisti: forse che l'Occidente in Afghanistan, in Irak, nella Palestina Occupata si comporta mai rispettando i 'diritti umani'?".
Nessun commento:
Posta un commento