La Repubblica Islamica iraniana ha accolto con molto favore l'accordo siglato a Sanaa tra i miliziani Ansarullah della comunità sciita degli Houthi e il Presidente Abd Rabbo Mansour Hardi che ha sancito la restituzione alle forze di polizia dei centri di potere conquistati dopo la sconfitta del 'generale wahabita' Ali Mohsen e la sua cacciata dal paese.
"L'Iran ha sempre augurato pace e reciproca comprensione tra le varie fazioni yemenite, nello spirito di unità e stabilità", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran Marzieh Afkham. La Afkham ha aggiunto che l'accordo raggiunto, che prevede il passaggio dei potere entro 30 giorni a un esecutivo 'tecnico' permetterà a tutte le parti in gioco di sostenere il nuovo Governo nell'interesse generale del Paese.
Teheran non può che essere lieta del successo strategico degli Houthi e della raggiunta posizione di forza da cui hanno potuto dettare le condizioni alla Presidenza della repubblica, ma altresì desidera che la parte 'militare' del confronto si disinneschi subito per non subire l'accusa da parte del Qatar e del suo servizio di propaganda satellitare di 'fomentare la violenza' in Yemen.
http://www.repubblica.it/esteri/2014/09/22/news/israele_mossad_morto_mike_harari-96392628/?ref=HREC1-14
RispondiEliminafinalmente...
Ho sempre detto che gli Iraniani sono dei bravi giocatori di scacchi!
RispondiEliminaHanno aperto un fronte sotto il ventre molle dell'arabia saudita, in arabia saudita non farà che aumentare il panico già presente nel gerontocomio. Quando i veri credenti abbatteranna come cani a bastonate sulla piazza della Mecca tutta la cricca marcia dei miscredenti della famiglia Saud sarà una liberazione per la Nazione Araba, cadranno automaticamente qatar e berehin e gli emirati e l'Oman si allineeranno con agile balzo.
Ivan