L'ultima edizione delle esercitazioni della Guardia Rivoluzionaria iraniana 'Grande Profeta' si erano tenute nel 2013 e avevano visto una versione particolarmente vasta, con una forte componente terrestre di forze motorizzate, blindate, corazzate e aviazione di supporto, sia ad ala fissa che mobile.
Adesso dopo una 'pausa' nel 2014 la manovra 'Grande Profeta 9' ha preso il via in una più usuale configurazione aeronavale nel Golfo Persico per rimarcare a chi di dovere la piena capacità iranian di interrompere dalle sue coste qualunque genere di traffico attraverso la strozzatura dello Stretto di Hormuz, che é poi la vera e propria "opzione nucleare" di Teheran che se esercitata avrebbe ripercussioni globali superiori a quelle di qualunque testata termonucleare.
L'esercitazione ha visto l'impiego di tutto il vasto arsenale asimmetrico della Guardia Rivoluzionaria iraniana: motoscafi lanciamissili e lanciasiluri, camion equipaggiati con razzi superficie-superfirice e missili antinave, elicotteri dotati di missili, posamine e squadre di commando specializzati nella negazione del transito marittimo.
Infine, con un mix di missili, siluri e altri mezzi d'offesa il grande simulacro di portaerei americana é stato ripetutamente centrato e affondato, dimostrando che, nelle strette e basse acque del Golfo Persico i colossi a propulsione nucleare delle flotte Usa sono goffi e vulnerabili come balene in una vasca da bagno.
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