lunedì 27 luglio 2015

Finale di partita ad Hasakah, i takfiri dell'ISIS abbandonano anche le ultime posizioni intorno alla città!

Trentatré giorni di combattimenti quasi ininterrotti sono stati necessari per decretare il fato del capoluogo del Governatorato di Hasakah, città siriana del Nordest abitata da Arabi, Curdi, Assiri e Turcomanni che a meno di due settimane da una fallita offensiva dell'ISIS (bloccata e respinta entro la prima metà di giugno 2015) venne investita da un nuovo attacco il 25 giugno scorso.

Nell'ultima settimana le sacche di resistenza ancora aggrappate alle ultime posizioni nei sobborghi occidentali e meridionali dell'abitato sono state martellate dal cielo e da terra dalle truppe regolari siriane, dalla milizia NDF dai volontari cristiani assiri delle unità 'Gozarto' e dai militanti delle Brigate Baath...certo, non tutti i 1200 terroristi sono stati eliminati e alcune centinaia sono riusciti a fuggire, ma almeno  hanno dovuto abbandonare quasi tutte le armi e gli equipaggiamenti pesanti per riuscire a fuggire.

La mossa vincente delle forze siriane per la difesa di Hasakah è stato gestire con giudizio il continuo afflusso di rinforzi per via aerea ed elitrasportata e il provvidenziale spostamento dei parà della Guardia Repubblicana guidati dal Generale Zahr Eddine, arrivati da Deir Ezzour, che hanno rinforzato più volte punti critici dove i tagliagole del 'Daash' rischiavano di ottenere uno sfondamento.

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