Allertate immediatamente le più vicine unità combattenti queste scatenavano uno sbarramento di fuoco diretto (carri armati e altri blindati) e indiretto (obici, mortai e lanciarazzi) sotto cui l'autocolonna veniva distrutta con la morte confermata di almeno tredici militanti.
Inoltre genieri demolitori dell'Esercito Siriano hanno terminato con successo di dinamitare almeno nove tunnel e bunker sotterranei che si collegavano tra loro sotto Kafr Batna, Muhamidyah e Beit Naem. L'esplosione ha risuonato profonda per parecchi secondi e ha creato una colonna di fumi e polveri visibile da molte centinaia di metri di distanza.
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RispondiEliminafa sempre tristezza sapere che oggi, nel Ghouta Est, sono venuti a mancare 13 fulgidi esempi di combattenti per la libertà, ribelli romantici che, non hanno esitato a sacrificare la loro giovane (ed inutile vita) per combattere il "cattivone" Assad, il quale non doveva permettersi di difendere la dignità della sua nazione ed il suo popolo dalla innocente sete di democrazia che "gli Esportatori", volevano concedere, dopo Iraq, Afghanistan, Somalia e Libia anche alla fortunata Siria. Condoglianze ai vertici degli apparati lobbistico-militari dei paesi cosiddetti occidentali...
RispondiEliminaHihihihi! ;)
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