Nella giornata di ieri una intera autocolonna dell'ISIS che stava procedendo verso la base di Tabqa per rinforzarla con combattenti, armamenti e provviste in previsione del prossimo attacco delle forze siriane che hanno ormai superato i 50 Km di avanzata dall'inizio della loro offensiva lungo l'Autostrada é stata colpita e distrutta da cacciabombardieri siriani.
Più di una dozzina di motociclette, mezza dozzina di furgoncini e altri pickup e fuoristrada sono stati ridotti a carcasse fumanti; almeno 50 militanti del Daash sono morti. I jet dell'Aviazione, decollati dalla base di Duwayr, hanno colpito il convoglio nei dintorni di Sukhanah.
Questo risultato, oltre a confermare il totale dominio delle vie di comunicazione esercitato dalle forze governative, che sono capaci di distruggere la logistica del 'califfato' come e quando vogliono, rappresenta la certezza che quando Tabqa verrà attaccata sarà difesa da forze allo stremo per mancanza di munizioni e rifornimenti.
qualche giorno fà i siriani erano dati in vista della parte occidentale di Sukhnah,tanto che avevo fatto notare mancassero un mucchio di km a Deir Ezzour!
RispondiEliminaAdesso la colonna di rinforzo dei ciabattari è stata colpita nei dintorni di Sukhanah!
Ma allora dove sono arrivati i Siriani?Il 24/4 erano ad Arak!
buoni progressi, ma bisogna fortificare i fianchi dell'avanzata per non incappare in manovre laterali dell'isis.
RispondiEliminaContinuare con le offensive sul fronte di aleppo mi sembra inutile, vista l'ultima offensiva finita con un nulla di fatto. a parte i tentativi per isolare la cittadella dal resto del fronte dei terroristi, la SAA potrebbe pure risparmiare uomini, limitandosi a schermaglie locali per mantenere la pressione sui fronti secondari come latakia o il nord della provincia.
Auspicherei l'intervento diretto delle forze di terra russe, molto meglio addestrate, e l'escalation della guerra aerea per cercare di ridurre al minimo i tempi di stabilizzazione della Siria: la Russia ha altre gatte da pelare, con il crescente ammassamento di forze militari nell'est europa e la destabilizzazione dell'asia centrale
C'è da dire che il prezzo del petrolio stà riprendendosi come era naturale che succedesse, dai 27 dollari dove era stato spinto ora viaggia intorno ai 50/52, l'arabia saudita che per questa manovra era arrivata al punto di dover accattonare prestiti sui mercati ed essere declassata dalle agenzie di rating, ha finalmente ceduto! Si prospetta quindi un miglioramento della bilancia in favore della Russia e del Venezuela che ne ha ancora piu' bisogno! Speriamo che sia finita quella manovra che molto di piu' degli embarghi, stava mettendo questi due paesi in ginocchio
RispondiEliminaEvviva !!!
RispondiEliminacomunque gli "avvoltoi" francesi cercano ormai a guerra quasi conclusa anche loro un pezzo di torta ....e costruiscono una base ad Aleppo. Mandateli a casa !!!
http://sputniknews.com/middleeast/20160610/1041141404/france-syria-military-base.html
White Wolf