giovedì 24 novembre 2016

Nemmeno le gravi mutilazioni hanno impedito a questi veterani di Hezbollah di prendere parte all'Arbaeen del 2016!

Quante volte nel corso degli ultimi anni abbiamo scritto: "Perdite minori subite dalle forze siriane e dai loro alleati".

Una frase concisa, breve, semplice.

Eppure, dietro quella concisione e quella semplicità, spesso ci sono vere e proprie tragedie individuali.
Guardate il ragazzo nella foto a sinistra, era volontario con Hezbollah in Siria, ha perso le mani. In uno dei nostri rapporti giornalieri dai vari fronti di battaglia sarebbe stato classificato come "ferito".

Eppure la sua "ferita" condizionerà tutto il resto della sua vita.

Ma stranamente, a differenza di molti reduci occidentali, che si consumano tra sindrome da stress, violenza e rimorso, questo ragazzo sembra felice e soddisfatto mentre, pur con le sue mutilazioni, viene ritratto intento al pellegrinaggio annuale sciita dell'Arbaeen.

Forse perché considera il sacrificio toccato a lui piccola cosa rispetto ai suoi camerati che sono caduti in questi anni nella stessa lotta.

Forse perché é illuminato da una Fede più forte dello strazio delle carni.

Forse perché anche così può aiutare il suo amico (a destra) che invece, sempre combattendo i takfiri con Hezbollah, ha perso la parte inferiore di una gamba.

7 commenti:

  1. Che possano trascorrere in pace il resto della loro vita ed avere tanti figli con il loro coraggio, la loro nobiltà d'animo e la loro fede.
    Ivan piange e prega.
    Ivan

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  2. La rara consapevolezza di aver servito e difeso la patria, le loro genti!

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  3. Ammiro... ma da padre piango per questi ragazzi.

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  4. Mi insegnano una dignità immensa. Onore a loro e alla loro causa.
    Mattia

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  5. Non ci sarebbe altro da aggiungere sulla notizia e sui commenti se non chè tutti i feriti delle guerre devono essere rispettati ed ammirati.
    Sinceramente quel "distinguo" fra i feriti della guerra di Siria in "occidentali" e non occidentali,non mi piace!
    Non considero naturalmente "reduci occidentali" quelli che si sono venduti all'ISIS ed ai suoi alleati,quelli sono dei traditori della nostra gente.

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    1. Non ho detto niente "contro" i reduci occidentali, ma é un fatto che coloro che tornano da guerre "sbagliate" soffrono molto di più psicologicamente.

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  6. Onore, Onore, Onore!!!

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