Il talk show di George Galloway ospita voci in favore della lotta dei genitori di Alfie, a cui il sistema 'sanitario' britannico vorrebbe impedire di vivere!

L'Inghilterra negli anni del Secondo Dopoguerra stupì il mondo inaugurando il più grande sistema sanitario nazionale a copertura totale.

Erano gli anni dei governi laburisti, guardacaso, lo Stato si faceva tutore e difensore della salute di tutti i propri cittadini, perché la sanità é un diritto umano fondamentale.

Negli anni '80 e '90 e 2000 della Thatcher e di Blair, questo fondamentale diritto é stato attaccato in nome del RISPARMIO e dei TAGLI AGLI SPRECHI.

"Ovviamente", cosa c'é di peggio dello "spreco" di un paziente che non può migliorare e guarire?
Lo abbiamo visto con Charlie Gard, e ora lo si vede col caso di Alfie, il bambino di Liverpool alla cui famiglia lo Stato inglese vuole negare la libertà di trasferirlo in Italia perché prosegua le terapie che il NHS giudica "uno spreco".

Vi presentiamo uno stralcio del talk show di George Galloway, politico britannico (già laburista, espulso dai 'Blairiti' per la sua opposizione all'invasione dell'Irak nel 2003), dove sono state ospitate voci a favore della lotta dei genitori di Alfie.

#RT @talkRADIO: If an Italian clinic wants to attempt to help Alfie Evans should a British judge stand in the way? Watch again ▼@georgegalloway | @Steven_Woolfe | https://t.co/qmYhe5c1HT pic.twitter.com/O4i2ZpLRAW

— Dennie Morris (@DennieMorris) April 25, 2018

Steven Woolfe (parlamentare indipendente):  "Abbiamo un esempio...abbiamo una lotta...tra genitori, che vogliono il meglio per i propri figli, e ospedali...che hanno una visione culturale, istituzionalizzata, secondo la quale essi soli sono in grado di giudicare...Alfie ne é l'ultimo esempio...esattamente come lo fu Charlie Gard...perché sto dicendo questo? Certo, Alfie ha danni cerebrali irreversibili e cosa troviamo, tra i dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale...secondo loro...non esiste possibilità di aiutarlo in alcun modo...ma esiste un altro ospedale, in Italia, che è disposto a offrire i suoi sforzi...e i nostri ospedali, la nostra sanità, si sta opponendo a che questo possa accadere...sono in grado di affrontare, in tribunale, un padre che ha appena ventuno anni, con tutto il potere e l'influenza del Servizio Sanitario Nazionale e le sinergie che esso può mettere in campo...per essere matematicamente sicuri, che un bambino muoia...[...]...trovo che sia orribile, abominevole, che si sia arrivati in una posizione in cui organi dello Stato possano decidere delle nostre vite, sulla nostra vita e sulla nostra morte, la responsabilità di scelte simili dovrebbe essere nostra, non delegata".

George Galloway (parlando a Joe Ronan di 'Voci Cattoliche'): "La clinica italiana ha dichiarato che vorrebbe provare a prendersi cura di Alfie, il Papa ha dichiarato che dovrebbe esserle permesso di farlo, i genitori di Alfie vogliono che ci provi, ma lo Stato inglese si mette di traverso...non sta forse succedendo perché lo Stato inglese si trova su una china scivolosa che porta verso l'Eutanasia, senza che nessun organo democratico...Parlamento, rappresentanti del popolo, si sia mai espresso in merito?".

Joe Ronan ('Voci Cattoliche'): "La risposta alla domanda se si debba porre termine a una vita perché dall'esterno la giudichiamo "indegna di essere vissuta" é, secondo la Chiesa, ovviamente 'No'" (a questo punto Galloway menziona l'astrofisico Stephen Hawking, recentemente scomparso dopo aver vissuto tutta la vita affetto da una grave malattia degenerativa) "Esatto, quello é un ottimo esempio!".