Qui su PALAESTINA FELIX non abbiamo mai e poi mai nascosto il nostro vivo e presente interesse nelle questioni di tecnologia militare.
Un campo ingiustamente negletto nel venduto, fasullo e ipocrita panorama del giornalismo italiano, che, imbevuto di spocchia "liberal chic" e "de sunustra" considera con sospetto chiunque sappia distinguere un carro principale da battaglia da una motozappa cingolata, col ditino indice pronto a levarsi nell'accusa di "fascismo" come quello di un imam wahabita con l'iperattività e in crisi d'astinenza da Ritalin.
Col risultato che, quando sui campi di battaglia del Medio Oriente l'esito di scontri, offensive e campagne viene deciso dall'efficacia di questo o quel sistema d'arma i "ciurnalisti" italiotici cadono dal pero e o ignorano la cosa o si ingolfano in spiegazioni risibili e ridicole che fanno il centone della loro cursoria e frettolosa consultazione dei primi sei-sette risultati proposti da "Google".
Ebbene, noi siamo di un'altra schiatta.
Da trent'anni il vostro adorabile caporedattore si tiene al corrente degli sviluppi nella tecnologia bellica, cercando di intravedere come e quanto essi potranno influire sullo scenario strategico e politico, in particolare del Medio Oriente, visto che, come ricordava Clausewitz, l'agere bellico non é altro che una prosecuzione e un'estensione della condotta politica.
Quest'oggi, viene a presentarvi (sperando che possiate ammirarla con piacere, insieme al caffé della domenica mattina), la foto del "nuovo" carro armato "Al-Kafeel 1", creato da ingegneri irakeni sulla base del venerabile e resistente scafo del T-55.
Come mostra il link soprastante in Mesopotamia i T-55 hanno contribuito a fondo alla lotta contro l'ISIS e ora, in questa forma aggiornata, continueranno a dare il loro aiuto alle formazioni di fanteria blindata e meccanizzata al fianco di più moderni modelli russi come i T-90.
Personalmente ho sempre avuto il massimo rispetto per le modernizzazioni di modelli di carro armato affidabili e sperimentati, lodando i programmi iraniani ed egiziani in merito e stigmatizzando le occasioni in cui simili imprese sono state abbandonate.
Non abbiamo ancora dati precisi su questa nuova incarnazione irakena del T-55, ma fidiamo, quanto prima, di poter rimediare, solleticando ancora una volta il vostro interesse e la vostra curiosità.
Chapeau a Kahani, un altro scoop!
RispondiEliminaCon questo mezzo gli iracheni potranno finalmente disfarsi degli ultimi M1??
RispondiEliminaLa mia esperienza in merito mi suggerisce che questo modello sarà piuttosto assegnato a unità delle Hashd al-Shaabi.
EliminaPer sostituire gli Abrams ci sono sempre i T-90.
Quel che ho trovato in proposito : Ampia gamma di visione con più strumenti ottici panoramici (giorno, notte, termica) con raggio di rilevamento fino a 14 km di notte e capacità di rilevamento a 360 gradi.
RispondiElimina2 - Schermi moderni progettati in modo innovativo, composti da acciaio legato con composito di carbonio.
3 - Tipo di cannone russo (D-1T) con una gamma di (4 km a 17 km), con tre mitragliatrici pesanti controllate dall'interno.
4 - Il primo sistema di gestione antincendio locale attraverso un computer che si occupa di vari input, per dare un'elevata consapevolezza della situazione all'equipaggio e fornire un'elevata precisione nel colpire obiettivi compresi i movimenti ad alta velocità.
5 - Dotato di un condizionatore d'aria interno e di un serbatoio di accumulo interno e trasferimento del nido dietro la torre per un maggiore comfort e sicurezza dell'equipaggio.
Così come altri sistemi intelligenti che non sono autorizzati militarmente a essere divulgati.
Bella macchina !!!
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