sabato 4 dicembre 2010

Abbas: "Se il processo di pace naufraga scioglierò l'Anp!"


Mahmoud Abbas, capo di Fatah ed ex-presidente dell'Autorità nazionale palestinese che continua a occupare tale carica nonostante il suo mandato sia scaduto nel gennaio 2009, ha dichiarato che se nessun 'accordo di pace' verrà raggiunto con Israele sotto gli auspici della comunità intenrnazionale, e non verrà quindi creato alcuno Stato palestinese secondo i dettami della famigerata "Soluzione a due stati" potrebbe essere costretto a sciogliere l'entità di autogoverno, essendo la stessa stata creata unicamente come soluzione pro-tempore in vista della costituzione di un vero e proprio apparato statale palestinese.

Abbas ha fatto tale affermazione in un'intervista rilasciata ieri, aggiungendo che, con la continua moltiplicazione ed espansione delle colonie illegali israeliane in Cisgiordania, il collasso totale delle 'trattative' é pressoché assicurato.
"Non posso rimanere presidente di un'Autorità che é tale solo di nome", ha quindi aggiunto.
Sarà forse possibile mettere definitivamente in archivio simili cartoon?
Si può eccepire sul fatto che a 23 mesi dalla scadenza del proprio mandato Abbas si consideri ancora legittimamente 'Presidente' dell'Autorità (in realtà non ha indetto nuove elezioni in Cisgiordania, la parte di territorio palestinese che la sua fazione Fatah controlla dopo il fallito Colpo di stato del 2007 per non fare apparire evidente quanto labile sia il consenso di cui tale organizzazione gode fra gli abitanti della West Bank, in maggioranza favorevoli ad Hamas), ma certamente le sue conclusioni sullo status e l'opportunità di mantenere in vita l'infingimento dell'autonomia palestinese quando essa viene frustrata e negata ad ogni passo dagli ostinati e distruttivi atteggiamenti israeliani é solo logico e conseguente.
Le strette di mano sono state molte, ma i risultati sorprendentemente pochi. Abbas sembra trarre le conclusioni del naufragio del "Processo di Pace".
Rivolgendosi retoricamente al Governo israeliano Abbas ha detto:

"Benvenuti, volete occupare la Palestina? Siate occupanti fino in fondo, accomodatevi, prendetene la piena responsabilità, io non ho più intenzione di aiutarvi in tal senso".

Non più tardi di una settimana fa segnalavamo su un nostro articolo la possibilità che da qualche parte nella schiena di Mahmud Abbas rimanesse un sottile residuo di spina dorsale, se a queste parole dovessero seguire dei fatti (magari accompagnati da uno svincolamento -tardivo ma sempre ben accetto- dal carrozzone filoamericano e da una ricomposizione dell'unità nazionale palestinese) saremmo i primi a salutarli con tutto l'entusiasmo del caso.

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