giovedì 2 dicembre 2010

Il Belgio dona 600mila Euro per i rifugiati palestinesi in Libano

Un miliardo e 188 milioni di lire libanesi (LBP), questo il valore in valuta locale della donazione fatta dal Governo belga all'UNWRA, l'agenzia delle Nazioni unite che si occupa dei rifugiati palestinesi che, a sessantadue anni dalla Nakba che espulse i loro progenitori dalla terra che avevano legittimamente occupato da sempre, ancora vivono in condizioni difficili e precarie, nei famigerati "campi profughi".

La donazione integrerà un precedente emolumento belga stanziato per la ricostruzione del campo profughi di Nahr al-Bared, che venne distrutto tre anni fa nel corso di violenti combattimenti fra l'Esercito libanese e un gruppo armato denominato "Fatah al-Islam" (niente a che vedere col Fatah della Cisgiordania) e presentato dai pochi rapporti dei media in proposito come una sorta di organizzazione Qaedista in Libano.

Durante i tre mesi di intermittente battaglia fra i militari e i presunti islamisti, contrassegnati da agguati, sparatorie e vendette circa 40 civili, 167 militari libanesi e 200 guerriglieri avrebbero trovato la morte, mentre oltre 30mila profughi palestinesi hanno dovuto abbandonare quello che nel corso dei decenni era diventato da accampamento una cittadina semi-stabile di baracche e semplici costruzioni in muratura, simile alle favelas brasiliane.
Nahr al-Bared dopo la fine dei combattimenti.
Con la donazione odierna l'impegno finanziario belga a favore dei rifugiati di Nahr al-Bared si avvicina alla soglia dei tre milioni di Euro, una cifra che fa veramente onore alla dedizione di Bruxelles alla causa umanitaria palestinese, specialmente in un periodo di ristagno ed incertezza economica come questo, in cui molti governi occidentali sono piuttosto interessati a tagliare spese anche necessarie, come quelle educative, sanitarie, pensionistiche.

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