lunedì 28 marzo 2011

Immagini esclusive! Cittadini cisgiordani piantano ulivi in onore dei loro congiunti detenuti nelle carceri israeliane


Una campagna di messa a dimora di giovani alberi (prevalentemente ulivi, la pianta più rappresentativa della genuina flora palestinese) ha preso il via nella giornata del 27 marzo, nei Giardini di Samaa, sotto gli auspici del Ministero degli Affari dei Prigionieri, per sostenera la campagna a favore dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. La cerimonia é stata presieduta da Eesa Qaraqa, titolare dello stesso dicastero, e da alcuni altri rappresenanti politici, parlamentari e, soprattutto, congiunti e familiari di Palestinesi incarcerati.

Sono stati naturalmente questi ultimi a costituire il perno della cerimonia, mettendo a dimora un giovane albero per ogni prigioniero, di cui portavano ritratti e fotografie onde dare un segnale concreto che possa smuovere favorevolmente l'opinione pubblica mondiale e testimoniare l'affetto e il ricordo che ne animano le azioni dimostrative in vista di una futura scarcerazione e liberazione dei loro parenti.

Per quanto il trasporto e la sincerità delle famiglie dei prigionieri siano naturalmente sinceri al di sopra di ogni ragionevole dubbio, non possiamo esimerci da notare che la presenza di dignitari della fazione Fatah, attualmente in controllo della parte cisgiordana della Palestina, sarebbe stata leggermente meno ambigua e sicuramente più credibile se l'Autorità dirottata e occupata da Mahmud Abbas e dai suoi sgherri non fosse ancora oggi impegnata in vaste operazioni di rastrellamento, detenzione e tortura di militanti palestinesi della Resistenza.



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