lunedì 11 giugno 2012

Il premier irakeno Nouri al-Maliki sconfigge i tentativi dei suoi avversari interni di suscitare contro di lui un voto di sfiducia!


Avevamo già riportato in precedenza la notizia della scoperta che, sotto il tentativo di istigare contro il premier sciita filorianiano di Bagdad, Nouri al-Maliki, un pretestuoso 'voto di sfiducia' non si celava altro che l'ennesimo complotto sunnita dei corrotti emiri del petrolio Al-Saoud e Al-Thani, aiutati tanto per cambiare dal Basci-Bozouk Recep Erdogan e dalla sua cricca 'neo-ottomana' (pace all'anima dei grandi sultani Ottomani come Mehmet II e Solimano il Magnifico, che devono contorcersi nelle loro arche funebri a sentirsi paragonati a simili cialtroni!); adesso abbiamo il piacere di riportare che tale trama, già denunciata dal portavoce di 'White Irakiya' Jamal al-Bateekh é totalmente naufragata con la dichiarazione del Presidente Talabani riguardo la sua inammissibilità.
Talabani ha infatti annunciato che non ratificherà la petizione a causa delle 'gravi irregolarità' riguardo la sua compilazione e delle defezioni che, dopo l'esplosione dell' "affaire" denunciato da Al-Bateekh, hanno falcidiato i ranghi dei suoi sostenitori, sfoltendoli ulteriormente. "La lettera con la petizione non verrà trasmessa al Parlamento", recita, laconicamente, il 'press statement' della segreteria presidenziale. Da parte sua Al-Maliki ha dichiarato la "urgente necessità" di lanciare un dialogo nazionale, attraverso il quale negoziare i punti di maggior frizione tra i sostenitori del suo Governo e i membri di partiti e correnti invece a esso contrari.

"Sono certo che, ragionando insieme, potremo superare ogni sfida e difficoltà che incontreremo sul sentiero verso il traguardo della comprensione reciproca". In chiusura del suo messaggio il Primo Ministro ha anche ringraziato il Presidente Talabani per il suo ruolo 'costruttutivo' tenuto nello svolgersi e nel chiudersi di questa vicenda.
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7 commenti:

  1. Non definirei il Premier Nuri Al-Maliki come filo iraniano, ma semplicemente come un onesto Premier autonomo che tiene alla sovranità ed al benessere del suo martoriato paese, gli Iraniani sono dei vicini importanti e potenti è quindi logico che la sua politica estera sia equilibrata ed amichevole e in questo non ci vedo nulla di "confessionale" ed il fatto che sia di religione scita lo ritengo accessorio.
    Il Premier Nuri Al-Maliki ha tutta la mia ammirazione ed il mio rispetto per la sua bravura e determinazione, che Dio gli tenga una mano sulla testa e lo protegga per il bene dell'Iraq e sua.
    Sciti, sunniti, cristiani e curdi devono poter vivere in pace in un Iraq forte ed unito che sappia far ingoiare le velleità turche di dominio neo ottomano alla strana e pericolosa banda dell'AKP.
    Ivan

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    1. Abbiamo notato come molti lettori che arrivano sul nostro blog da certi link, specialmente dai social news e dalla pagina Facebook, non abbiano molto chiaro il background etnico/religioso di alcune parti del medio oriente, per cui ci siamo ripromessi di 'classificare' meglio le appartenenze di alcuni personaggi a date comunità in maniera da consentire a tutti i lettori di 'inquadrarli'...Nouri al Maliki certo non é acriticamente filoiraniano nel senso in cui sono che so filoamericani Erdogan e gli Emiri del petrolio, ma certo é interessato a rafforzare i legami con Teheran al fine di rendere il suo paese indipendente autonomo e libero in maniera almeno simile a quanto é riuscito a rendersi tale l'Iran in questi ultimi 24 anni, ecco perché lo abbiamo definito in quel modo.

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  2. Io quando penso ad una politica di convivenza multi confessionale non posso che far riferimento al grandissimo Sayed Nasharallah ed al Libano, dove con intelligenza politica, coraggio, fermezza, senso della misura è riuscito a formare un blocco con importanti componenti cristiane locali ed a infliggere una batosta devastande ai sionisti, mi sembra che Nuri Al-Maliki sia sulla stessa strada virtuosa ma ovviamente a metà del guado per ovvie ragioni storiche.
    Lasciamolo dire ai sionisti ed ai loro servi occidentali che Sayed Nashrallah e Nuri Al-Maliki sono filo iraniani! E' meglio dire che fanno parte di coloro che resistono e rifiutano l'egemonia occidentale e che desiderano un mondo multi polare dove il diritto dei popoli all'auto determinazione venga realmente rispettato.
    Non è questione di essere filo iraniani, un elementare senso della giustizia IMPONE di prendere le parti della Repubblica Islamica dell'Iran che resiste impavidamente ed in modo sommamente intelligente ad una pluriennale aggressione e questo al di là dei legittimi interessi geopolitici russi e cinesi.
    Con stima
    Ivan

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    1. Lei é un lettore molto attento e preparato e i suoi suggerimenti vengono sempre accolti con piacere anche per non dire soprattutto quando, come in questo caso, sono critiche costruttive! :D

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    2. sono un PADANO e in quanto tale mi sono sacri i principi di liberta' autodeterminazione dei popoli,non posso che essere d'accordo su un futuro di relazioni con il mondo arabo basate sul reciproco rispetto , sia sul piano politico che economico, non sopporto la prepotenza nei confronti di chiunque, in questi ultimi tempi ne abbiamo vista molta , prepotenza che va sicuramente a favore di poche potenti lobby ,alle quali nulla interessa del benessere dei cittadini, mi dispiace anche che antiche democrazie, (sostanzialmente di facciata ) perseguano i loro sporchi interessi, sacrificando pacifiche convivenze etniche - religiose vedasi la SIRIA ,seguo con piacere PALESTINA FAELIX, una voce fuori dal coro di un'informazione teleguidata, che non ha una minima deontologia . un saluto donato spini dalla PADANIA .

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    3. Ringraziamo anche il Sig. Spini dell'interesse e dell'attenzione che ci dedica; dobbiamo dire che riteniamo auspicabile un diffondersi del suo interesse per il Medio Oriente e per le relazioni diplomatiche/commerciali/culturali tra il bacino padano e il Nord Africa e il Levante.
      La Valle del Po potrebbe diventare un importante snodo di comunicazione tra Europa e Mondo Arabo come lo era ai tempi delle Repubbliche genovese e veneziana e pisana, se solo il Vecchio Continente la smettesse una volta per tutte di agire come 'addentellato' di Usa e Israele e riconoscesse di avere interessi propri e distinti da quelli di Usa, anglosassoni e sionisti...

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  3. In effetti l'europa e' costantemente appiattita sugli interessi anglo americani,non ha una propria politica estera , e in questi momenti appare un po' come il braccio armato al servizio USA, e' anche naturale che ci siano particolari legami tra EUROPA e USA , ma il tutto mi sembra eccessivo, stiamo ancora pagando la sudditanza nata dalla liberazione ad opera degli anglo -americani dal regime nazista e fascista,l'ITALIA pochi anni fa ha finito di pagare i danni della guerra,tutti sottolineano solo certi aspetti dellla liberazione , senz'altro positivi, ma c'e' dell'altro, senza l' EUROPA gli STATI UNITI sarebbero rimasti una potenza regionale , io credo che in questo piccolo mondo occorra veramente perseguire politiche economiche sociali su piani paritari, pagando in modo equo le varie risorse , che il destino ha voluto sparse per il mondo , qualcuno mi spiega perche' dobbiamo espropriare qualcuno delle proprie risorse a beneficio di chi? visto che le paghiamo comunque a peso d'oro? quanto sangue gronda da certe mani? io mi vergognerei anzi mi vergogno in quanto occidentale , naturalmente il discorso deve essere reciproco altrimenti le conseguenze sono ovvie ringrazio il sig KAHANI per l'attenzione ma mi raccomando la verita' sempre anche quando puo' essere scomoda saluti

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