domenica 10 giugno 2012

Interrotte le trattative di pace tra Khartoum e Juba: il 'cowboy' Kiir sta di nuovo giocando col fuoco!


I dialoghi tra il Governo di Khartoum e i rappresentanti del dittatore sud-sudanese Salva Kiir si sono nuovamente interrotti a causa della pervicace determinazione di quest'ultimo a porre condizioni irrealistiche e inaccettabili per la creazione di zone-cuscinetto demilitarizzate lungo la frontiera tra il paese nilotico e la sua ex-parte meridionale, smembrata a forza dopo un referendum-farsa voluto da Usa e Israele.
"La mappa che il Sud-Sudan pretenderebbe di imporci e che tira fuori a ogni occasione in cui si parli di zone-cuscinetto demilitarizzate é ostile ai nostri interessi, non riflette lo spirito di buona volontà con cui ci si aspetta di presenziare a un colloquio di pace e metterebbe in grado Giuba di minacciare più estesamente l'integrità territoriale del Sudan non appena Kiir lo ordinasse". Con queste parole il Ministro sudanese della Difesa Abdelrahim Mohammed Hussein ha stigmatizzato l'atteggiamento dei rappresentanti del Sud ai negoziati di Addis Abeba.
 "Il Sud-Sudan vorrebbe metterci davanti non a una, ma a dieci Abyei", ha dichiarato, facendo riferimento a una delle zone contestate tra i due Stati, assegnata al Nord dalla spartizione ma su cui Juba ha iniziato da qualche mese ad avanzare pretese. Recentemente miliziani terroristi fedeli a Salva Kiir e migliaia di uomini del suo Esercito sono stati messi in fuga dalla provincia di Heglig, che avevano invaso e cercato di occupare prima della pronta e vittoriosa reazione delle forze armate del Nord.
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