La decisione ha smentito le previsioni di quanti vedevano il Cairo più ansioso di allinearsi con le monarchie arabe del Golfo Persico piuttosto che aprirsi a un dialogo con la potenza emergente dell'arena, con cui i rapporti sono stati pari a zero dopo il trionfo della Rivoluzione Islamica e la cacciata dello Shah nel 1979 (Reza Palhevi morirà esule proprio al Cairo, ospite di Sadat).
L'Iran subito dopo la caduta di Mubarak e il suo arresto si é mostrato ansioso di riaprire il dialogo con l'Egitto, di cui riconosce il ruolo preminente nel mondo arabo; significativi in questo senso i transiti attraverso Suez -nel 2011 e nel 2012- di flottiglie navali iraniane e i ripetuti scambi di delegazioni religiose e sociali egiziane e iraniane; quello di Mursi a Teheran però sarà il primo incontro politico ufficiale tra i vertici dei due importantissimi paesi musulmani.
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