domenica 28 ottobre 2012

Il Sudan reagisce all'aggressione sionista: "Tel Aviv e i suoi interessi sono legittimo bersaglio delle nostre rappresaglie!"

Nel suo primo messaggio alla nazione dal giorno del proditorio, piratesco bombardamento aereo compiuto dal regime ebraico che occupa la Palestina contro lo stato sovrano del Sudan, risultato nel danneggiamento della fabbrica 'Yarmouk' (un chiaro tentativo sionista di indebolire l'economia e l'efficienza militare del Sudan in maniera da favorire i banditi e i predoni del loro 'cameriere negro' Salva Kiir) ha denunciato l'avvenimento dichiarandone la natura 'irrazionale e isterica'.

"Il bombardamento dimostra quanto impotenti siano i sionisti a impedire i progressi, lo sviluppo della nazione sudanese", ha detto Bashir, aggiungendo che "Né questo né altri atti di aggressione militare intimidiranno il Governo o il popolo sudanese, che continuerà per la sua strada nonostante minacce o avversità".
Il Ministro dell'Informazione Ahmed Bilal Osman ha dichiarato che adesso che la responsabilità sionista nell'attacco é stata provata oltre ogni ragionevole dubbio tutti gli interessi di Tel Aviv saranno legittimi obiettivi di rappresaglie sudanesi, che potranno essere politiche, diplomatiche, economiche o anche militari. Sia il "Satellite Sentinel Project" americano che un'ONG sempre americana presente con suo personale a Khartoum hanno dichiarato che i danni al complesso industriale Yarmouk sono stati causati da un bombardamento e che nella regione l'unico paese in possesso di munizioni capaci di creare crateri come quelli trovati nella fabbrica é proprio il regime ebraico di occupazione.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Nessun commento:

Posta un commento