domenica 19 maggio 2013

Continuano le vittorie delle truppe siriane contro gli insorgenti qaedisti: intervista di Assad all'argentino 'Clarin'!

Prosegue, come dimostrano le immagini di giubilo all'arrivo delle truppe regolari siriane, il processo di liberazione di ogni provincia della Repubblica Araba dalla presenza di insorgenti takfiri stranieri finanziati da Usa, NATO, Israele e lacché arabi e turchi; unità delle forze assadiste hanno individuato e disattivato numerose mine e congegni esplosivi nella cittadina di Taffs nei dintorni di Daraa, vicino al confine giordano. Attorno ad Hama una cellula qaedista é stata distrutta dalle truppe regolari vicino all'incrocio di Jynan, con il sequestro di una importante partite di munizioni, rifornimenti e documenti falsi che i terroristi cercavano di recapitare ai loro complici. Il Presidente siriano Bashar al-Assad ha rilasciato un'intervista con il giornale argentino Clarin a proposito dell'attuale situazione siriana. Assad ha condannato nuovamente le interferenze internazionali e, alla domanda circa sue possibili dimissioni, ha precisato che è suo dovere rimanere nella sua posizione di eletto e affrontare la situazione, "dimettersi equivarebbe a fuggire". E ha continuato: "le forze di opposizione sono legate a paesi stranieri e non possono prendere una decisione per se stessi...sono loro che hanno annunciato che non vogliono un dialogo con lo stato siriano...Credere che una conferenza politica fermerà il terrorismo sul terreno è irreale". Il Presidente siriano ha anche respinto le accuse che sull'uso di forza eccessiva da parte dell'esercito siriano: "Come si definisce una forza eccessiva? Come si fa a decidere se una forza eccessiva è stata utilizzata o meno? Qual è la formula da applicare? Il dibattito non riguarda l'entità della forza usata o il tipo di arma...il vero problema centrale riguarda la natura e la portata del terrorismo, che abbiamo sofferto e, quindi, quale è una risposta adeguata".

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