domenica 26 maggio 2013

L'arsenale balistico della Repubblica Islamica Iraniana diventa sempre più mobile e flessibile grazie ai nuovi TEL di produzione autonoma!

Per celebrare il 31esimo anniversario della liberazione di Khorramshahr, punto di svolta della Guerra Imposta del 1980-1988, i vertici della Difesa iraniana, capeggiati dal Ministro Generale Ahmad Vahidi hanno preso parte alla cerimonia di consegna alle forze aerospaziali dell'IRGC, la Guardia Rivoluzionaria Islamica, della prima serie di produzione di un nuovo modello di TEL (Trasporto-Erettore-Lanciatore) per vettori balistici a lungo raggio, come gli ultimi modelli di MRBM e IRBM entrati in linea nelle forze armate della Repubblica Iraniana.
Parlando alle maestranze della fabbrica che ha prodotto i mezzi in questione Vahidi, affiancato dal Generale Amir Ali Hajizadeh dell'IRGC, ha lodato i loro sforzi, sottolineando come, grazie al successo della 'Jihad per l'Autosufficienza Militare' la Repubblica Islamica possa dotarsi a piacimento di tutti i mezzi necessari a rendere il suo potenziale difensivo sempre più flessibile, articolato, difficile da prendere a bersaglio e capace di colpire con potenza devastante anche dopo un "first strike" nemico.
La dottrina dei missili balistici sviluppata nei decenni della Guerra Fredda tra USA e URSS dimostra che, quanto più uno Stato riesce a rendere il proprio payload missilistico mobile e riposizionabile a piacere tanto più proibitivo diventa il compito dell'avversario che volesse colpirlo a tradimento (come Israele fece con successo nel 1967 contro i paesi arabi vicini) visto che il potenziale di rappresaglia così munito sfugge facilmente alla prima offesa e può portare a termine una risposta devastante.

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