venerdì 30 dicembre 2016

Crolla il saliente dell'ISIS a Sud-Ovest della Base Aerea T-4, ormai la controffensiva siriana sembra inarrestabile!

Dopo avere sloggiato le forze dell'ISIS da Shurifah e dalla collina omonima, le truppe siriane aiutate da reparti di Hezbollah sono riuscite a sgretolare completamente il saliente che minacciava a Sud Ovest i collegamenti tra T-4 e Qurayteen.

Ormai la controffensiva siriana é in pieno svolgimento e ben presto potremo assistere alla riconquista di Palmyra che renderà del tutto inutile la temporanea 'ripresa' della zona da parte degli uomini del cosiddetto 'califfat' che, agendo su input di Obama e compari, hanno sacrificato centinaia di uomini e milioni di dollari di armi ed equipaggiamenti solo per cercare di oscurare per il tempo di un telegiornale o due l'eco dei successi russi nella politica mediorientale.

Russi che peraltro non fanno mancare il loro appoggio alla Siria e ai suoi alleati nemmeno in questa occasione visto che nelle ultime diciotto ore vi sono stati intensissimi bombardamenti contro obiettivi del 'Daash' nei campi petroliferi e gasiferi che si trovano tra Tiyas e Palmyra.

10 commenti:

  1. al masdar, citando al arabyia, riporta che L'Egitto manderà in Syria forze militari per contribuire al controllo del cessate il fuoco, tenendo conto delle fonti citate non si può esserne sicuri, ma se la notizia venisse confermata sarebbe una di quelle belle notizie che fanno venire i brividi, pensando alla possibile unità del mondo arabo come risposta al tentativo di balcanizzalo per vie settarie, protratto per sei anni contro la Syria ma che era stato tentato anche proprio contro l'Egitto di Al-Sisi, il fratello musulmano obanana lo ha preso un'altra volta nel culo!

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  2. Credo che il nuovo anno inizierà bene...

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  3. Obama non vale una mazza,è inutile cercare di farlo diventare di colpo un condottiero per dimostrare che i russi ed i siriani sono migliori di lui!
    Anche le sue ultime mosse dimostrano la scarsità di lungimiranza del personaggio!
    L'occidente non ha bisogno di gente come lui!

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  4. In primis, BUONE FESTE A TUTTI (pultroppo per un pò sono stato assente).
    Riguardo a "Crolla il saliente dell'ISIS a Sud-Ovest della Base Aerea T-4, ormai la controffensiva siriana sembra
    inarrestabile!", oltre al paventato trasferimento di reparti della forza Tigre; la zona di Palmyra, strategicamente è
    ininfluente, se i siriani attaccano in forze per liberare la città, fanno un grosso errore. Infatti l'attacco takfiro (nonostante le grosse perdite), è stato fatto per sminuire la liberazione di Aleppo, mentre la conquista, sempre di Palmyra, (con forze che vengono tolte da altri fronti) è un regalo per la Turkia (zona di Al-Bab e fascia di confine di Idlib) e per gli amerikani (mancato rafforzamento di Deir-Ezzour).
    N.B.- sarebbe opportuno lasciare Palmyra (per dare una falsa illusione), e rafforzare Deir-Ezzour, con puntare oltre la città, (queste sì che distoglierebbe uomini, sopratutto da Al-Bab), e conquistare al Al-Bab, prima che lo facciano i turkhi, che con il l'accordo sulla tregua, si sentono autorizzati a fare. Turki, che mentre la delegazione era ad Astana, con uomini politici di altissimo rango, diceva di cotte e di crude sui russi, e a summit finito, affermava che la Turkia, avrebbe supervisionato agli accordi di cessate il fuoco (ovvero con uomini sul campo). il neo-ottomano gioca sempre su tre tavoli, ed ora che una certa signora non è stata eletta, cerca da sola di fare i suoi interessi, accordandosi con la Russia. L'Iran sembra messo in un angolo, mentre dei tre punti firmati per la tregua, per la Siria, vi è un vincolo netto, ovvero l'avanzara dell'esercito, mentre per i ribelli non vi sono vincoli, addirittura quello per la composizione pacifica del conflitto, li farà sicuramente ridere, mentre la tregua stessa, li rinforzerà (vedesi le quantità enormi di armi, date da tutto il mondo, che sono state rinvenute ad Aleppo). Ripeto, mai fidarsi dei turki, e combatterli con la loro stessa arma, l'inganno. Per ultimo, vedere i video, che documentano il saccheggio delle attrezzature industriali di Aleppo verso la turkia, con le guardie di confine, che non si vedono neanche.

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  5. I leoni della Forza Tigre sono anch'essi presenti ad Aleppo? Sa dirci se forze speciali russo/cecene sono di appoggio in questa battaglia? Grazie.

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  6. Assurdo,eppure ci sono comandanti dell'ex esercito di Saddam nelle file di daesh,come possano giocarsi cosi'le loro carte e' inspiegabile da un punto di vista militare...ma non dal punto di vista dei loro burattinai evidentemente!

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  7. Post precedente non pubblicato.
    In primis, BUONE FESTE A TUTTI (pultroppo per un pò sono stato assente).
    Riguardo a "Crolla il saliente ........"; la zona di Palmyra, strategicamente è ininfluente, attaccare ls città non è urgente. Infatti l'attacco takfiro (con grosse perdite), è stato fatto per sminuire la liberazione di Aleppo. La liberazione, sempre di Palmyra, (con forze che vengono tolte da altri fronti) è un regalo per la Turkia (zona di Al-Bab e fascia di confine di Idlib) e per gli amerikani (mancato rafforzamento di Deir-Ezzour).
    N.B.- sarebbe opportuno lasciare Palmyra (per dare una falsa illusione), e rafforzare Deir-Ezzour, con puntare oltre la città, (queste sì che distoglierebbe uomini, sopratutto da Al-Bab), e conquistare al Al-Bab, prima che lo facciano i turkhi, che con il quasi-accordo sulla tregua, si sentono autorizzati a fare. Turkia, che a summit finito, affermava che essa, avrebbe supervisionato agli accordi di cessate il fuoco (ovvero con uomini sul campo). il premier neo-ottomano gioca sempre su tre tavoli, ed ora che una certa signora non è stata eletta, cerca da solo di fare i suoi interessi, accordandosi con la Russia. I tre punti firmati con la tregua, per la Siria, sono un vincolo netto (cessazione degli attacchi), che ferma l'avanzara dell'esercito siriano, mentre per i ribelli non vi sono vincoli, addirittura
    quello per la composizione pacifica del conflitto, li farà sicuramente ridere, mentre la tregua stessa, li rinforzerà (vedesi le quantità enormi di armi, date da tutto il mondo, che sono state rinvenute ad Aleppo). Ripeto, mai fidarsi dei turki, e combatterli con la loro stessa arma, l'inganno. Per ultimo, vedere i video, che documentano il saccheggio delle
    attrezzature industriali di Aleppo verso la turkia, con le guardie di confine, che non si vedono neanche.

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  8. nella mia precedente risposta avevo evidenziato che Obama non vale una mazza come "condottiero militare" e quello che è avvenuto negli ultimi tempi sui campi di battaglia ( ammesso che ISIS ed Al Nusra gli credano!) in Siria ed in Irak lo dimostra,la mia considerazione è stata bannata!
    Il presidente Putin ha evitato di cadere nel tranello di espellere per ripicca alla scelta di Obama 35 diplomatici americani,dimostrando proprio quello che penso e confermo:Obama non vale una mazza ne come condottiero militare ne come politico!

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  9. Mentre il criminale internazionale Barack Osama espelle diplomatici russi, in un folle tentativo finale di provocare il conflitto, in Siria sembra che sia calata la tregua, che esclude isis e al-qaeda.
    Non vorrei che la tregua serva a riorganizzare e riarmare le residue forze terroristiche non-isis e non dichiaratamente al-qaeda/al nursa, dandogli respiro per qualche giorno, e poi assistere a un improvviso attacco dei tagliagole "moderati" su molti fronti ...

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  10. Il quadro si sta facendo più nitido, come riportato da http://www.analisidifesa.it/2016/12/la-pax-di-putin-in-siria/ sono 7 gruppi che hanno aderito alla tregua sono tutti attivi nel nord e nel centro della Siria. Si tratta di:

    1. Feilak al-Sham, conta 4.000 uomini, attivi nelle province di Aleppo, Hama, Homs;
    2. Ahrara al-Sham (nome completo Harakat Ahrar al-Sham al-Islamiyya) gruppo Salafita forte di 16mila uomini, che combattono nelle province di Aleppo, Damasco, Daraa, Idlib, Latakia, Hama e Homs;
    3. Jaysh al-Islam, gruppo Salafita di circa 12mila uomini dislocati tra Aleppo, Damasco, Daraa, Deir ez-Zor, Latakia, Hama e Homs;
    4. Thuwar al-Sham, 2.500 uomini, le sue formazioni armate hanno combattuto nelle province di Aleppo, Idlib e Latakia;
    5. Jaysh al-Mujhaiddin, in tutto 8.000 uomini attivi nella città di Aleppo e provincia circostante, oltre a Idlib e Hama;
    6. Jaysh Idlib, oltre 6.000 combattenti nella provincia di Idlib;
    7. Jabhat al-Shamiyah, milizia Salafita composta da 3.000 uomini attivi nelle province di Aleppo. Idlib e Damasco.
    Si tratta di milizie “moderate” ma anche di importanti forze islamiste di matrice Salafita che sul campo di battaglia sono per lo più circondate e candidate a subire nuovi smacchi se continuassero a combattere, specie ora che la Turchia ha cessato di consentire il passaggio dei rifornimenti destinati ai ribelli attraverso il suo territorio.
    Il fatto che i ribelli abbiano perduto terreno in queste settimane rappresenta un importante elemento a favore di un piano di pace. Proprio ieri i vertici dell’Alto comitato per i negoziati (Hnc), il gruppo ombrello che racchiude gran parte dei movimenti di opposizione armata, ha affermato che le risorse sono ormai limitate e “non è più possibile continuare” i combattimenti.
    Questo ci insegna quanto sia stata lucida ed intelligente la strategia del Presidente Putin riguardo la Turkia (notare il maiuscolo) che rappresenta la chiave di volta per porre termine alla guerra contro il Popolo Syriano, non si possono naturalmente fare congetture su come si svolgeranno i fatti, ma di una cosa siamo sicuri, con la LIBERAZIONE DI ALEPPO e l'attuale tregua, un punto di svolta decisivo è stato raggiunto, come qualcuno ha fatto notare, l'assenza dei sanguinari mandanti occidentali, onu inclusa, al tavolo delle trattive ha reso possibile questa svolta fondamentale, che ci consente di guardare, per la prima volta da anni a questa parte, con un relativo ottimismo riguardo il futuro della Syria e non solo.

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