Nella Provincia di Idlib e nella parte più occidentale di quella di Aleppo la Guerra Civile Takfira (secondo alcuni magistralmente orchestrata dal Governo Siriano grazie allo stratagemma dei "bus verdi") é in pieno svolgimento.
Come era prefigurabile il gruppo più forte degli altri, il Fronte Al Nusra, formazione wahabita legata ai Sauditi, sta rapidamente fagocitando posizioni e basi dei gruppi minori che non sono riusciti a fare causa comune contro di esso.
In particolare adesso le attenzioni di Al Nusra sembrano concentrate contro il Fronte Al Shamiyeh, Faylaq Sham e contro Jaysh Mujaheddeen, le cui posizioni nel Nord di Idlib e nell'Ovest di Aleppo sono state attaccate e in gran parte espugnate dai takfiri filosauditi, in particolare ad Anadan, Kafr Hamra, Khan al-Assal, Hreitan, Kafr Naha, Salqin e Al-Halazoun.
Tuttavia conquistando così tante posizioni Al Nusra sta anche sparpagliando e diluendo le proprie forze e non é detto che, di fronte a un assalto governativo intenso e determinato, sarà in grado di difenderle tutte quante con successo.
Auspico ce no mi si frintenda, ma mi pare che la situzione dichiarata dall'articolo ricalchi quella della guerra civile spagnola con le "divergenze" tra anarchici e comunisti che ne prtarono molti al muro specie tra gli anarchici indolendo così il fronte della ribellione. Il che francamente, nel caso specifico della Siria, non mi dispiace per nulla.
RispondiEliminaVorrei segnalare il seguente punto di vista (non troppo dissimile dal vostro, ma con qualche differenza) sulla guerra interna fra terroristi e mercenari nell'Idlib:
RispondiEliminahttp://www.difesaonline.it/geopolitica/tempi-venturi/guerra-tra-jihadisti-si-rompe-il-fronte-islamista-nel-nord-della-siria