Come a volte é già successo, Palaestina Felix getta uno sguardo occasionale al di là della cornice geografica in cui normalmente concentriamo i nostri (molto modesti) sforzi di cronaca e di analisi.
In Indocina, le forze armate reali thailandesi hanno ricevuto le prime due dozzine o poco più (si parla di 28 mezzi) di esemplari del nuovo modello di carro armato VT-4, conosciuto anche come MBT-3000, derivato dal Type-90-II cinese.
La notizia é interessante perché conferma come il blocco euroasiatico sia interessato a mantenere stabili i paesi necessari alla creazione di uno spazio di commercio e mutuo sviluppo trans-continentale non solo dal punto di vista economico e diplomatico (questo si era già visto nel 2014 quanto il colpo di stato del Generale Prayut Chan o Cha, che aveva messo fine ad anni di sterili e dannose 'baruffe' politiche, era stato salutato con tacita soddisfazione sia a Beijing che a Mosca), ma, cosa molto importante, anche da quello militare.
Ricordiamo che la Thailandia si é rivolta alla Cina per i suoi carri armati dopo che per ben un anno le industrie ucraine, preda del Caos in cui il regime nazi-atlantista di Porko-shenko e soci ha precipitato il paese (una volta fucina dell'URSS) non erano riuscite a produrre nemmeno uno dei T-84 "Oplot" che avrebbero dovuto venire consegnati alle forze armate reali.
Ottima notizia
RispondiEliminaPorkoshenko è esatta versione del nome di quel verme. Poroshenko..anagramma porosenok ovvero maialino.ergo, Porkoshenko!
RispondiEliminachissà perchè non hano acquistato dei carri russi,sono molto più collaudati!
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