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domenica 16 dicembre 2018
Anche Gaza ormai é un osso "troppo duro" per le zanne di Tel Aviv?
Il nostro video odierno, appena caricato sul Canale Youtube, è direttamente collegato alla nostra precedente analisi delle conseguenze politiche della recente (fallita) aggressione militare sionista contro Gaza.
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Come l'ultimo tentativo di 'raid' contro Gaza abbia praticamente disintegrato la 'sicurezza parlamentare' di Netanyahu!
Quando l'esercito sionista ha effettuato un'operazione limitata nella Striscia di Gaza assediata il 12 novembre, il primo ministro Benjamin Netanyahu non ha certo previsto che questa avventura militare avrebbe destabilizzato il suo governo e minacciato la sopravvivenza stessa della sua coalizione di destra.
Ma è successo; e molto più delle molteplici indagini di polizia in vari casi di corruzione che coinvolgono Netanyahu, la sua famiglia e i suoi più stretti collaboratori. Grazie all'operazione malconcia a Gaza, che ha portato all'uccisione di sette palestinesi e di un comandante dell'esercito di occupazione, la coalizione di Netanyahu ha iniziato a disintegrarsi, richiedendo solo una spinta finale perché tutto crollasse completamente.
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mercoledì 31 gennaio 2018
Il codardo, buffone sionista Naftali Bennett ora 'ruggisce' contro "Assad e l'Iran", anni fa piagnucolava al microfono chiedendo aiuto contro Hezbollah!
Nella foto vedete, gesticolare animatamente il politicante sionista Naftali Bennett, del partito di estrema destra 'yisraeli beitinu', di cui fa parte anche Avigdor Lieberman.
Bennett nel 1996 prese parte all'aggressione contro il Libano (una delle molte che dovevano 'distruggere Hezbollah') come ufficiale di un'unità di paracadutisti (sayeret maktal).
Decidendo improvvisamente di disobbedire agli ordini che aveva ricevuto condusse i suoi uomini (circa una settantina di soldati) dritti al centro di un agguato accuratamente preparato dagli uomini di Nasrallah, che cominciarono a martellarli a colpi di mortaio.
Raggiunta una radio Bennett si aggrappò al microfono e, strillando istericamente, chiese l'intervento di una batteria di obici da 155mm per cavarsi dalla situazione in cui si era infilato lui stesso.
Bennett nel 1996 prese parte all'aggressione contro il Libano (una delle molte che dovevano 'distruggere Hezbollah') come ufficiale di un'unità di paracadutisti (sayeret maktal).
Decidendo improvvisamente di disobbedire agli ordini che aveva ricevuto condusse i suoi uomini (circa una settantina di soldati) dritti al centro di un agguato accuratamente preparato dagli uomini di Nasrallah, che cominciarono a martellarli a colpi di mortaio.
Raggiunta una radio Bennett si aggrappò al microfono e, strillando istericamente, chiese l'intervento di una batteria di obici da 155mm per cavarsi dalla situazione in cui si era infilato lui stesso.
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