sabato 1 gennaio 2011

La carovana di solidarietà asiatica per Gaza arriverà in Egitto con 300 tonnellate di beni!


Il Governo egiziano ha finalmente concesso il permesso alla Carovana di solidarietà asiatica per Gaza (detta anche "Asia to Gaza" o "Asia1") di attraversare il suo territorio ed entrare a Gaza tramite il varco di confine di Al-Arish; così ha comunicato Khaled Abdel Mejid, membro del Congresso nazionale palestinese. Secondo Mejid il nullaosta sarebber stato veicolato al Governo siriano tramite l'ambasciata egiziana a Damasco; la Carovana solidale si trova attualmente nel porto di Latakia, in Siria, in attesa di imbarcarsi per raggiungere l'Egitto e quindi Gaza.

Il Governo egiziano, tuttavia, non ha rinunciato a esercitare un arbitrio vessatorio nei confronti dei volontari e degli attivisti che da tutto il continente asiatico si sono mobilitati per alleviare le sofferenze della popolazione civile di Gaza, strangolata da quattro anni consecutivi di assedio sionista: infatti gli ufficiali egiziani hanno intimato al personale della Carovana di non fare imbarcare gli attivisti iraniani e giordani, nonché di lasciare a terra i generatori solari offerti dalla Repubblica iraniana.

In questo modo l'Egitto vuole mostrarsi fedele servitore indigeno del 'bwana' israeliano, che ha in timor panico l'idea che i legami di solidarietà e fratellanza fra il legittimo Governo palestinese espresso da Hamas e la Repubblica iraniana abbiano a rinsaldarsi e approfondirsi ulteriormente. I generatori solari iraniani, frutto dell'avanzata ricerca tecnologica di Teheran, potrebbero costituire un primo passo per rendere la Striscia di Gaza indipendente dal punto di vista energetico. Israele invece preferisce continuare a tenere le famiglie palestinesi al buio, o esposte al pericolo e all'inquinamento prodotto dai generatori a combustibile.

La Carovana di solidarietà asiatica per Gaza consegnerà comunque trecento tonnellate di materiali, fra cui viveri, farmaci di prima necessità e anche giocattoli e materiali scolastici per i bambini e i ragazzi della Striscia, la cui infanzia é resa difficile e dolorosa dalla durezza dell'assedio sionista, che ha trasformato la loro patria in un immenso ghetto.

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