sabato 19 febbraio 2011

Manifestazione a Ramallah contro l'ignavia e la corruzione di Fatah



Centinaia e centinaia di cittadini cisgiordani hanno manifestato contro gli inutili e ingannevoli Accordi di Oslo che, con la chimera di concedere finalmente ai Palestinesi uno stato autonomo e indipendente (beninteso, su una misera porzione della terra che il Diritto e la Storia consentono loro di rivendicare), hanno portato solo a una umiliante sequela di genuflessioni, compromessi, concessioni da parte dei 'negoziatori' di Fatah mentre nulla di nulla é stato fatto da parte israeliana, anzi, lo Stato ebraico ha proseguito indisturbato nella sua politica di ampliamento ed estensione delle colonie illegali, occupando e rubando nuova terra con la costruzione dell'infame Muro dell'Apartheid.


I dimostranti cisgiordani si sono radunati fuori dall'edificio del Consiglio legislativo palestinese a Ramallah, cantando slogan contro il servilismo e la corruzione della fazione Fatah e dirigendosi poi verso piazza Manara, nel cuore di Ramallah, inneggiando alla fine della divisione seguita al fallito Colpo di Stato contro Hamas e a una ripresa delle azioni di lotta e Resistenza per la conquista dei Diritti nazionali del popolo palestinese.


Bandiere statunitensi sono state date alle fiamme, a condannare il ruolo assolutamente parziale e filoisraeliano delle amministrazioni americane di qualunque segno politico, gravemente compromesse dall'influenza e dal radicamento della lobby filosionista nella società Usa; i manifestanti hanno fermato passanti e distribuito loro volantini che invitavano la popolazione cisgiordana tutta a mobilitarsi in occasione dei sit-in anti-Apartheid presso posti di blocco e barriere di separazione, nonché a prender parte alle prossime manifestazioni contro Abu Mazen e il suo debole e irresoluto 'Governo', attualmente paralizzato da una resa dei conti interna che sta bloccando l'annunciato "rimpasto".

Evidentemente la vista di centinaia di manifestanti pacifici che chiedevano la riunificazione del fronte politico palestinese è sembrata "minacciosa" agli sgherri di Fatah, che sono intervenuti circondando e fermando un manifestante secondo la loro solita procedura, senza elevare addebiti o fare accuse di sorta.

Nessun commento:

Posta un commento