mercoledì 23 febbraio 2011

Senza appello la condanna di Gheddafi da parte di Hamas e Jihad islamica


Simpatizzanti e militanti del Movimento musulmano di Resistenza, Hamas, si sono riuniti in una dimostrazione di solidarietà con la lotta e il sacrificio del popolo libico, che in questi giorni di passione sta versando il sangue di dozzine e dozzine, forse centinaia, dei suoi figli per liberarsi del giogo più che quarantennale di Muammar Gheddafi, il mercuriale autocrate che, mentre 'giocava' a presentarsi come paladino degli oppressi portava avanti una politica avventuristica e personale, fatta di interventi militari in Africa nera (Ciad, Tanzania via Uganda) regolarmente 'coronati' da disfatte, fino a "rientrare all'ovile" trasformandosi, dal 2003 in avanti, nel gendarme 'anti-clandestini' di Berlusconi e Maroni e nel socio in affari del neo-conservatore filosionista David Perle e del suo Monitor Group.

"Colui che scatena le Forze Armate contro il suo stesso popolo non é altro che un criminale, altro che 'liberatore' dell'Africa o della Palestina" ha detto il portavoce Hammad Raqab (foto sopra); Gheddafi, infatti, in una determinata fase della sua carriera, aveva cercato di proporsi anche come difensore dei Palestinesi, senza ottenere mai quel credito o quel prestigio che sperava di ottenere con tale 'posa'. "Gheddafi sta scatenando i cacciabombardieri su folle di civili, ha imparato bene la lezione da Israele, che regolarmente colpisce coi jet la Striscia di Gaza!".

Amjaz Mazeed, Presidente del Consiglio studentesco dell'Università islamica di Gaza, ha sunteggiato lo stigma del corpo discente verso l'uomo forte di Tripoli in termini lapidari: "Chiunque uccida il suo popolo per restare al potere abdica a qualunque legittimità, Gheddafi si dimostra persino peggiore di Mubarak". Non vi é paragone più svilente, considerando quanto Mubarak abbia attivamente contribuito alle sofferenze della Striscia.

Quasi contemporaneamente, anche l'altra grande organizzazione di Resistenza di Gaza, la Jihad islamica in Palestina, emetteva la sua inappellabile condanna contro Gheddafi e le sue azioni, per bocca di Mohammed al-Hindi, membro dell'Ufficio politico, che ha preso la parola durante una manifestazione per paragonare le azioni del Colonnello tripolino nientemeno che alle azioni degli Usa in Irak e Afghanistan o a quelle di Israele contro Gaza e il Libano. "Dove erano gli aeroplani di questo 'difensore degli arabi' quando Bagdad, Beirut e Khan Younis venivano attaccate da sionisti e imperialisti?".

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