venerdì 17 giugno 2011

Ritardi e problemi al varco di Rafah: per questo é necessario infrangere del tutto l'assedio sionista!


Solo persone ingenue o disinformate potevano illudersi che la riapertura del varco di Rafah, concessa solo e unicamente per il transito di passeggeri, avrebbe potuto rappresentare più che un palliativo per le drammatiche condizioni in cui versa la Striscia di Gaza, strangolata dall'assedio sionista. A confermare questo fatto stanno arrivando in questi giorni notizie di sempre più frequenti disagi e problemi per i residenti dell'enclave palestinese.

Solo nella giornata di ieri sei pullman di viaggiatori su otto sono stati respinti dalle autorità di confine egiziane, per la maggior parte in possesso di visti verso paesi terzi e diretti verso l'aeroporto internazionale del Cairo e molti dei viaggiatori bloccati hanno improvvisato sit-in o altre forme di protesta. Secondo le stime del Governo Hanyieh sono circa 15mila i Palestinesi che hanno bisogno per un motivo o per l'altro di lasciare l'enclave assediata attraverso Rafah.


Fra le persone che più urgentemente devono lasciare la Striscia vi sono i sofferenti di malattie croniche che hanno bisogno di terapie o interventi in Egitto. Finora 360 malati palestinesi sono morti per le conseguenza del disumano assedio israeliano.
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