sabato 23 luglio 2011

Manifestanti giordani denunciano il sostegno americano alla corrotta monarchia locale!


Una imponente marcia con migliaia di partecipanti ha attraversato Amman nella giornata di ieri, subito dopo le preghiere del venerdì, in protesta contro i tentativi americani di sostenere e puntellare la monarchia del reuccio Abdallah contro le sempre più intense spinte per la riforma e la democratizzazione del paese; nelle ultime giornata da Washington erano arrivati messaggi di sostegno per Abdallah e il suo governo, che ne esaltavano la 'moderazione' e lo definivano 'leale e buon alleato degli Usa'.

"Non vogliamo le ingerenze di Washington e non prendiamo ordini dalla Casa Bianca" ha dichiarato l'attivista Mohannad Safyin ai microfoni dell'Associated Press "Questo é il nostro movimento, la nostra protesta, statene fuori, Obama, Miss Clinton, per anni i vostri predecessori hanno sostenuto ogni forma di tiranno arabo contro la volontà dei popoli: Saleh, Mubarak, Ben Ali e tanti altri, tutti si sono macchiati del sangue dei loro popoli, come Re Hussein nel 1970".

I manifestanti hanno chiesto le dimissioni immediate del Primo Ministro Marouf al-Bakhit e una seria e accurata indagine sugli attacchi ai giornalisti e ai reporter condotti durante un recente sit-in ad Amman. Recentemente il reuccio Abdallah ha 'promesso' che in futuro nominerà soltanto Primi Ministri sostenuti da una maggioranza parlamentare anziché scelti arbitrariamente da lui, come usuale costume; infatti nel reame dell'ottimo alleato dei 'democratici' Stati Uniti il Parlamento eletto, ma lo si definirebbe meglio chiamandolo 'Duma', non può opporsi alla nomina reale del Premier.
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