domenica 9 ottobre 2011

La Repubblica Iraniana è in procinto di produrre il suo terzo modello di jet da combattimento!


Importanti sviluppi per l'Industria della Difesa iraniana, spinta dalla necessità di garantire un efficace potere di dissuasione contro qualunque aggressione esterna a percorrere sempre più speditamente le strade della ricerca e della produzione autonoma e nazionale di sempre più sofisticati apparati e sistemi d'arma. Durante la usa recente visita alla base aerea di Nojeh, presso la città di Hamadan, a 400 chilometri a sudovest della capitale della Repubblica Islamica il Ministro della Difesa, Brigadier Generale Ahmad Vahidi ha annunciato alla stampa che l'industria aeronautica di Teheran si cimenterà presto nell sviluppo di un nuovo aeroplano da combattimento, evoluzione ulteriore dei modelli 'Azarakhsh' (sopra in livrea verde) e 'Saeqeh' (i due in blu).

Ambedue evoluzioni degli F-5 'Tiger II' acquistati in gran copia dallo Scià filo-occidentale Reza Palhevi, che la Repubblica Iraniana riuscì a mantenere in piena efficienza e ad utilizzare con grande successo durante gli otto anni della guerra contro l'Irak di Saddam Hussein, modernizzati nel radar, nella potenza dei motori e resi in grado di lanciare gli ultimi modelli di missili russi, cinesi e iraniani, Azarakhsh e Saeqeh si avvicinano alle prestazioni di un cacciabombardiere di generazione successiva come l'F-18 Hornet e sembra confermato che con il nuovo modello tecnici e ingegneri iraniani abbiano puntato a replicare le caratteristiche del più recente "Super Hornet".

Fornendo ulteriori dettagli ai reporter il Generale Mohammad Reza Karshki ha confermato che i massimi vertici dell'IRIAF (l'aviazione della Repubblica Islamica) sono coinvolti nell'elaborazione del nuovo modello, aiutando sviluppatori e progettisti a implementare le caratteristiche più utili per i differenti impieghi operativi, che comprenderanno avanzate capacità di acquisizione dei bersagli aerei e terrestri, combattimento aria-aria ravvicinato e a distanza, supporto a terra con differenti pacchetti bellici.

Quasi contemporaneamente a questi importanti annunci é arrivata (ma gli esperti del settore se la aspettavano ormai da tempo) la conferma che la griglia difensiva dello spazio aereo iraniano é stata ormai equipaggiata con radar multifrequenza appositamente tarati e coordinati oer poter scoprire e localizzare droni ricognitori ostili con grande anticipo ed elevata precisione. L'annuncio, effettuato dal Comandante della Base aerea di Khatam al-Anbiya, Generale Farzad Esmaili, conferma definitivamente come credibile e veritiera la notizia dell'abbattimento sullo spazio aereo iraniano di diversi droni-spia Usa, che, temendo di scoprire troppo in anticipo le sue carte, l'Iran aveva ripetutamente negato.

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